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Sabato 30 ottobre sera, presso la casa dei saveriani di Desio, sono arrivate un bel po' di auto e tanta gente. Il salone, che nel pomeriggio era stato allestito con 14 tavoli da 16 posti ciascuno, si è riempito: uomini, donne, bambini con vestiti colorati alla moda pakistana, o altri più tradizionali alla occidentale.

Il motivo della presenza di tutte queste persone era una "cena di solidarietà" con la popolazione pakistana colpita da una tremenda alluvione l'estate scorsa. Il coordinamento di "Desio Città Aperta", in collaborazione con l'associazione culturale "Minhaj-Ul-Quran", ha deciso di raccogliere fondi con una cena multietnica: antipasti e dolci italiani, primo e secondo piatto pakistani.

Una bella atmosfera

Gli organizzatori hanno inviato e-mail a tutti i gruppi di loro conoscenza e alla fine si sono ritrovati, loro malgrado, a chiudere le prenotazioni a quota 240, nonostante le telefonate continuassero ad arrivare.

Tante persone che non si conoscevano si sono trovate sedute a un tavolo per la stessa causa. Durante la proiezione di alcuni video-clip, hanno osservato le immagini del fango che ha inghiottito interi paesi e hanno contribuito generosamente quando hanno saputo che i soldi raccolti per la cena sarebbero serviti ad acquistare medicinali.

Al termine dei filmati, sono arrivati giovani pakistani e italiani che hanno iniziato a servire il cibo ai presenti. L'atmosfera era piacevole al punto che si è anche festeggiato un compleanno con relativi auguri nelle due lingue, italiano e urdu. Ci sono stati anche scambi di ricette italo-pakistane, scritte su tovaglioli di carta.

Noi ci siamo!

Quando abbiamo iniziato quest'avventura c'era un po' di timore: avevamo paura di non riuscire a coinvolgere nemmeno la metà di quanti invece hanno aderito. Questa è la dimostrazione che, contrariamente a quanto vogliono farci credere certi mass media e certi politici, c'è ancora il desiderio di aprire la porta per uscire di casa e dire: "Noi ci siamo! Non rimaniamo davanti alla televisione a guardare spettacoli che nulla lasciano se non un grande vuoto. Noi ci siamo e vogliamo esserci ancora le prossime volte".

Come organizzatori della serata, ringraziamo i saveriani che ci hanno aperto la loro casa, offrendoci un'opportunità meravigliosa. La loro disponibilità permette a gruppi come i nostri di crescere, facendo vivere la parola del vangelo. Un grazie particolare a p. Stefano, che si è reso disponibile alle richieste di ordine pratico durante tutta la serata.



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