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Camerun, una nuova missione

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Ci sono altri villaggi da evangelizzare

Gente che lavora, abile nel commercio e nell'uso del denaro, attaccata alle proprie tradizioni. Sono i bamileké, nome che raggruppa i gruppi etnici della zona ovest del Camerun. La loro capitale è Bafoussam, una città di 300mila abitanti, circondata da montagne, in un crocevia di strade che hanno favorito lo sviluppo economico e commerciale.

C'è un'Africa efficiente

La città è popolata da tre gruppi etnici principali, simili tra loro: bafoussam, baleng e bamougoum. Ciascun gruppo fa riferimento a un suo re, installato in un palazzo. Ogni "reame" ha una propria struttura gerarchica di governo e i suoi membri, tutti uomini, hanno una grande influenza sulle rispettive popolazioni. Il potere politico centrale del Camerun non può fare nulla senza tener conto di questa struttura sociale tradizionale.

Bafoussam è una città viva. In tutte le ore del giorno le vie sono affollate, soprattutto nelle zone vicine ai tanti mercati rionali. Qui, tra i mille odori di frutta e verdura e i colori sgargianti della gente, regna una bella… confusione!

La diocesi di Bafoussam è ben organizzata. Il suo vescovo camerunese mons. Joseph Atanga ha la gioia di ordinare vari sacerdoti ogni anno. Il clero locale ha cura delle numerose parrocchie della zona ed è organizzato alla… bamileké: con efficienza e criterio.

Siamo partiti da zero

I saveriani sono arrivati a Bafoussam nel 1985. Il vescovo che li accolse, mons. André Wuking, assegnò loro una vasta zona nel quartiere Koptchou, tra la popolazione baleng, con forte presenza islamica. Qui c'era solo una piccola chiesa in argilla e lamiere.

I missionari si misero subito al lavoro, costruendo da zero una nuova parrocchia, dedicata a "S. Francesco Saverio". Oggi, dopo venti anni di lavoro, la parrocchia ha una chiesa, frutto della competenza di p. Bruno Calderaro; una scuola elementare con 1.500 alunni, eletta a "scuola di riferimento" per tutte le scuole della città; la scuola materna con 400 bambini e la scuola professionale con 250 studenti, nei laboratori di falegnameria, edilizia e meccanica, diretti da p. Adriano Armati.

C’è una sala polivalente per le attività parrocchiali, soprattutto con i giovani. Se ne occupa p. Oliviero Ferro, che trova il tempo anche per seguire i gruppi scout della zona. Ma al di là delle strutture, è la comunità parrocchiale nel suo insieme che mostra un volto vivace e maturo. Merito anche dei saveriani, che hanno curato la formazione degli agenti pastorali e si sono dedicati con particolare attenzione alla catechesi e alle comunità di base.

"Voi siete pazzi!"

Oggi la parrocchia "S. Francesco Saverio" di Koptchou ha la fisionomia di una parrocchia ben "formata". Perciò, fedeli al carisma missionario, come ce lo ha trasmesso il beato Conforti, i saveriani hanno preso la decisione di consegnare la parrocchia al vescovo, per affidarla alla cura del clero locale. Così abbiamo lasciato tutto, anche il mobilio e le suppellettili della casa dei saveriani: serviranno ai preti locali.

Qualcuno ci ha detto che siamo… "pazzi"! Se pensiamo al gran lavoro svolto e alle energie che i saveriani vi hanno dedicato, si direbbe che non abbiano tutti i torti. Ma...

Tanti villaggi attorno...

Ma Gesù diceva: "Ci sono altri villaggi. Andiamoci, affinché io predichi anche là" (Mc 1,38). Proseguendo sulla strada oltre Koptchou, ci sono tanti altri villaggi. Proprio "là" i saveriani stanno iniziando la nuova missione, in una località che si chiama Nefa.

C'è già un terreno; c'è una scuola materna e una scuola elementare; c'è anche una piccola chiesa. Anche se fatiscenti, queste strutture ci sono e non partiamo da niente. Ora padre Calderaro sta facendo di tutto per preparare la casa che ospiterà i saveriani. Da luglio, la nuova missione dei saveriani in Camerun, si chiamerà Nefa.

Siamo molto contenti della scelta che abbiamo fatto. Ma i tre saveriani che faranno trasloco, da Koptchou a Nefa, fanno un appello: quello di aiutarli "a metter su casa".

Da lì - come dice il Signore - andranno nei villaggi per predicare il suo vangelo.



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