All’inizio di un nuovo anno: la vista del mio punto
"Come andrà a finire, padre?". Abbiamo visto com'è finito l'anno 2001. Nessuno s'aspettava di vedere quello a cui abbiamo assistito, inorriditi. Nessun mago, nessuna lettrice di futuro l'aveva previsto. Sono moltissimi i cialtroni incaricati di riempirci la testa di paure con le loro previsioni per questo nuovo anno.
Pare che l'evangelista Luca scrivesse per noi, ammonendoci che il giorno del Signore è vicino, se guardiamo ai fatti disastrosi da lui previsti per la rovina di Gerusalemme; ma ci avverte: non è la fine!
Miei cari, non perdiamo tempo: non lo perdono coloro che vogliono trasformare la nostra civiltà cristiana in civiltà laicista occidentale, dove la società si senta sicura di simboli della fede produttori di guerre di religione. Come se le ultime guerre mondiali fossero state guerre di religione e non di interessi e manie di grandezza!
La società deve essere atea per rispettare tutti coloro che professano una fede: è lo slogan dei non credenti. La società deve ignorare Dio per garantire a tutti la credenza in tutti gli dei, dal denaro al sesso. Si abolisca il Natale di Cristo e rimanga il natale degli affari e del consumismo, dicono.
Ma noi diciamo: trasformare la società significa trasformare il cuore di coloro che la costituiscono: se nella società non c'è più posto per Cristo significa che Cristo non solo è stato tolto dalle scuole e dagli uffici pubblici, ma è stato strappato dal cuore del cristiano. Ecco come loro vorrebbero che finisse l'anno; ma non è la fine e "non abbiate paura perché io sarò con voi fino alla fine del mondo".
Questa è certezza e gioia! Felice Anno Nuovo a tutti!