A scuola di missione
Dal 1897 ad oggi, i saveriani che operano in missione hanno sempre lavorato, gomito a gomito, con i protestanti. Anzi in quasi tutti i luoghi, i saveriani sono sempre arrivati secondi, dopo i protestanti. Praticamente, missionari protestanti e missionari cattolici lavoravano in concorrenza.
Ora, le cose sono molto cambiate. Ovunque si afferma la speranza che le religioni possano offrire un contributo importante alla pace tra i popoli.
Ma quali iniziative si possono prendere per promuovere la cooperazione tra protestanti e cattolici, che lavorano e annunciano sul medesimo territorio?
All’inizio di gennaio, i saveriani in Italia sono tornati a scuola di missione.
Hanno organizzato una convivenza di tre giorni nel centro saveriano di spiritualità missionaria a Tavernerio.In pratica, prima hanno ascoltato attentamente le relazioni degli specialisti di differenti denominazioni cristiane.
Poi hanno aperto una discussione di gruppo per individuare le prospettive e le difficoltà che si trova davanti chi intraprende un cammino di rispetto e collaborazione tra le diverse chiese protestanti e la chiesa cattolica.