42 anni con la missione nel cuore!
Tante volte mi sono raccontato nella ricorrenza dell’anniversario della mia partenza per la missione in Bangladesh. Per me ormai è l’autunno della missione! La novità è quella del miracolo che il Signore continua a operare nella mia vita, concedendomi la forza di girare ancora in moto nei miei ormai 80 anni e incontrare la gente dei villaggi. Dallo scorso ottobre, la responsabilità della missione di Chuknagar, dove sono da 18 anni, è stata affidata a p. Rocky David Gomes, saveriano bengalese, per 15 anni missionario in Ciad. Io rimango al suo fianco come collaboratore: lui è il boro father e cioè, secondo un’espressione tipica bengalese, colui che comanda. E io sono il choto father, colui che conta poco. Scherzosamente, a volte, dico alla gente che io sono il buro father. In lingua bengalese buro significa vecchio. Nella mia nuova condizione sono più libero di girare e incontrare gente. Quest’anno, infatti, ho trascorso tutta la Settimana Santa a Satkhira, per dare una mano a p. Lorenzo Valoti nei numerosi villaggi che costellano la missione. Per lo stesso motivo, ogni fine settimana, mi reco da lui. Ciò significa compiere 120-130 chilometri in moto ogni fine settimana su strade piene di buche... Il mercoledì santo, mi son recato a Manikar, villaggio di Satkhira, per le confessioni. Si è fatto buio e dovevo rientrare. Salgo sulla moto, avvio il motore, ma le luci non si accendono: faccio tutto il tragitto (30 chilometri) al lume della luna. Un po’ di incoscienza senile, ma il mio angelo mi è stato vicino.