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Padre Riccardo Tobanelli, saveriano bresciano, ci ha lasciato improvvisamente il 4 maggio scorso. P. Giuà, suo compagno di missione in Bangladesh, ha voluto ricordarlo anche per gli amici di Salerno.

“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv.15,12-13).

Poche righe del Vangelo di Giovanni, descrivono la figura di p. Riccardo Tobanelli, che ha donato fino in fondo la sua vita. L’amore che Dio gli aveva donato, lui l’ha offerto gratuitamente agli altri, ai suoi bambini e bambine Tokai. Padre Riccardo, nativo di Muscoline (BS), missionario in Bangladesh da più di 40 anni, ha saputo comunicare la bellezza di una vita donata senza limiti, la grandezza di un amore che non ha confini. La presenza a Chuknagor, nel mondo dei fuoricasta, l’impegno nel dialogo interreligioso a Khulna, la collaborazione con i medici italiani a Khulna e Mymensingh, la condivisione di vita con i ragazzi tokai… in tutte queste realtà ha saputo trasmettere la gioia di una vita donata in modo disinteressato, trasmettendo a tutti l’impegno di amare allargando le proprie braccia e accogliendo tutti nella semplicità.

La sua frase classica era: povera stella! Anche il più disgraziato di questo mondo era per lui una povera stella da accogliere, da ascoltare e da accompagnare. Certo, qualche volta si arrabbiava, ma alla fine il suo cuore era sempre aperto, pronto ad offrire una nuova speranza di vita. Era disponibile per i propri confratelli e per qualsiasi persona che chiedeva un aiuto o un consiglio. Nel suo peregrinare, la sigaretta era un rito, un semplice modo anche per mettersi all’ascolto con più attenzione.

Ai “suoi” bambini, non ha fatto mai mancare niente. Molti amici italiani, che lavorano nel tessile, gli offrivano sempre del vestiario e lui partiva con la sua jeep a ritirare questi cartoni pieni di vestiti. Nonostante il grande caldo, era sempre pronto a partire e a offrire la sua disponibilità. La sua ultima opera è stata la clinica mobile per assistere i Tokai nella zona di Tonghi, di Sadarghat e, qualche mese fa, anche nella zona di Mymensingh.

Ebbene sì: p. Riccardo è stato l’uomo, il missionario, il prete che ha incontrato la gente lungo la strada, condividendo con loro gioie e dolori. Da questo esempio, anche noi camminiamo sulla strada della missione in compagnia di Gesù, che c’invita a offrire la propria vita nella condivisione e nel servizio.
Una preghiera per p. Riccardo, che è nella casa di Dio, e per i suoi Tokai, affinché possano continuare a realizzare il suo sogno.



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