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Noi di Panzi sapevamo che quando Denis Mukwege non era in ospedale era da qualche parte nel mondo a ricevere premi per la sua opera straordinaria di “riparare le donne”. E di premi ne ha ricevuti, dall’università di Harvard a quella di Edimburgo, da quella di Liege o Angers; ha ricevuto il Premio Roi Baudouin e il Premio Sakarov del Parlamento Europeo. Tanti, la lista è lunga, arriva fino a 30.
Questo ultimo Premio Nobel dato al dottore Denis Mukwege ci ha fatto spalancare gli occhi e il cuore. Lo conosciamo bene, ogni anno lo invitiamo in chiesa durante la Quaresima a parlarci sulla violenza domestica e come trasformarla in amicizia e relazione. L’anno scorso è venuto a parlarci su una delle sette parole di Gesù in croce: Ho sete!
“Mukwege, diceva la gente, è un pastore protestante e figlio di pastore e sa parlare, sa spiegare passando dalla medicina ai diritti umani, dalla bibbia alla tradizione shi, della nostra terra”.  Sempre termina dando la sua benedizione e si torna a casa pieni di saggezza e di grazia di Dio. Premio Nobel della Pace... noi siamo convinti che meritava il Premio Nobel della Verità, non ha nascosto mai niente e, come un vero profeta, annuncia la Verità dell’uomo e di Dio. Non ha paura di fustigare i responsabili di tanta violenza e di tanta povertà anche qui a Panzi, non ha paura di invitare i suoi colleghi pastori a non mescolare il profitto e la grazia di Dio. È un uomo che ascolta, consiglia e dirige con saggezza. Denis Mukwege è un profeta vivente, come Mons. Munzihirwa, che noi di Bukavu conosciamo bene. Averlo come amico è una relazione che
arricchisce tutti, ci sprona a seguire i suoi consigli e i suoi progetti. La parrocchia di Panzi oggi riconosce la sua opera non solo come ginecologo, ma anche come uomo della Verità.
Mukwege ama presentarsi come parrocchiano di San Guido Conforti a Panzi. Ma noi tutti di Panzi ci sentiamo fieri di essere accanto a lui e lo incoraggiamo nella lotta contro tutte le forme di violenza. E’ stato minacciato di morte ben cinque volte. E allora che la mano di Dio lo protegga per il bene di noi tutti qui nel Congo.



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