Nel pomeriggio del 7 settembre 2014 e nella notte seguente vennero brutalmente uccise a Kamenge, quartiere periferico di Bujumbura, in Burundi.
Sono le missionarie saveriane Olga Raschietti, di 83 anni, di Sant’Urbano di Montecchio Maggiore (VI), Lucia Pulici, di 75, di San Giorgio di Desio (MB) e Bernardetta Boggian, di 79, di Ospedaletto Euganeo (PD).
Evento inatteso, ma anche compimento di una vita donata a Cristo per la missione. “Crediamo che la vita offerta a Dio portera il suo frutto”, aveva scritto Olga nel 2009.
“Sto tornando in Burundi con un fisico debole e limitato… ma lo slancio e il desiderio di essere fedele all’amore di Gesu per me concretizzandolo nella missione e sempre vivo. La missione mi aiuta a dirgli nella debolezza: Gesu, guarda, e il gesto d’amore per te”, racconta Lucia nel 2013.
In un Congo in guerra, Bernardetta scrive che la missione è “lasciarci pervadere dalla benevolenza di Dio per questo popolo che soffre, e lasciarci provocare anche noi, attraverso la prova, a un sovrappiu di umanita, tra di noi anzitutto, per contribuire a esorcizzare la violenza”.