Un arcipelago con migliaia di isole (e... di sfide).
Sito Saveriani in Indonesia * DG: Notizie dall'Indonesia
Espulsi dalla Cina nel 1951, i missionari Saveriani si interessarono dell’arcipelago delle isole indonesiane, con le sue più di 14.000 isole!
Inizialmente, si fermarono a Sumatra, una delle isole più grandi. Il paesaggio era caratteristica del clima equatoriale, con montagne, colline e grandi risaie coltivate come isole di boschi e giardini, foreste millenarie, paludi infestate da zanzare, o isole disperse nel mare, come le isole Mentawai.
L'area affidata ai missionari Saveriani, Sumatra centrale, aveva un'estensione di 133.000 chilometri quadrati, con 3 milioni e mezzo di abitanti.
Solo 2.000 erano cristiani: una missione iniziava praticamente da zero. Dal punto di vista religioso, tutta l’Indonesia era un feudo dell'Islam, a cui apparteneva ben il 95% della popolazione!
L'impresa che ha richiesto maggiore impegno dei missionari Saveriani era probabilmente la “penetrazione” nelle isole Mentawai, una fila di isole a Km. 100 dalla costa occidentale di Sumatra, dove nessun missionario aveva mai posto piede fino ad allora. I missionari Saveriani trovarono circa 30.000 aborigeni. Oggi, in quelle isole fioriscono numerose comunità cristiane.
In questi anni, l’Indonesia sta “restituendo” ai missionari Saveriani il molto che ha ricevuto negli anni.
Ci sono, infatti, molti giovani che, affascinati dalla figura di San Francesco Saverio - evangelizzatore delle isole Molucche nel secolo XVI - e dall’ideale missionario di San Guido Maria Conforti, si interessano dei Saveriani e vogliono dedicare la loro vita all’annuncio del Vangelo “oltremare”…
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