Sardara. L'integrazione è possibile. Una Domenica speciale per ragazzi di due Continenti
Domenica 21 maggio i giovanissimi dei gruppi post Cresima, Start Up e Meltin Pot, hanno fatto da guide a dei turisti specialissimi, due ragazzi del Mali e uno della Guinea Bissau. Aliù, Djalo e Kulibali, accompagnati dal loro tutor e dal responsabile per l’accoglienza della casa saveriana di Cagliari, p. Pinuccio Ibba.
I tre ragazzi hanno trascorso un’intera giornata alla scoperta delle bellezze di Sardara.
Fuggiti dai loro paesi in guerra e con storie terribili di sofferenza alle spalle sono ospiti dei missionari Saveriani di Cagliari. “Abbiamo accolto con gioia l’invito di papa Francesco di esprimere la concretezza del Vangelo accogliendo questi tre ragazzi, sostenendoli nel loro percorso di integrazione, aiutandoli a costruire la loro autonomia con un inserimento lavorativo e sociale”, racconta p. Pinuccio.
Gli Start Up e i migranti si erano già incontrati in un’esperienza di campo scuola lo scorso dicembre. In quell’occasione era nata una bella amicizia, suggellata dalla visita a Sardara. La parola d’ordine della giornata è stata “accoglienza”. La mattinata, iniziata con la visita al Museo Archeologico “Villa Abbas”, è proseguita poi nel pozzo nuragico di Sant’Anastasia, nella casa-museo Pilloni e infine nella bella chiesa romanica di San Gregorio. Una lunga passeggiata che ha dato la stura a scambi di tradizioni culturali e scoperta di similitudini importanti. Uno dei momenti più belli è stato quello del pranzo e del gioco pomeridiano, dove si è scoperto il piacere di vivere i omenti ricreativi.
Ci si è poi sostati al santuario diocesano di Santa Mariaquas, dove si è tenuto un momento di condivisione delle emozioni e dei momenti più belli vissuti durante la giornata. Alla domanda di uno dei ragazzi, “Cosa possiamo fare per aiutarvi?”, la risposta semplice ma efficace di Djalo è stata “Quello che avete fatto oggi: farci sentire parte di voi!”. La giornata si è conclusa con un’allegra merenda nel parchetto della chiesetta e con l’augurio di rivedersi presto.
Di Marco Tuveri da "“Nuovo cammino” Periodico diocesano d’informazione - Domenica, 25 giugno 2017