“Consigli, si dà un consiglio. Venite tutti nella foresta, alla casa di SIMBA, il leone”. Così c’era scritto su un cartello che una scimmia portava saltellando.
Anch’io mi metto in strada e quando arrivo al limite della foresta, vedo che c’è una lunga coda. Naturalmente, aspetto il mio turno e mi guardo intorno. Siamo in molti a sperare di poter parlare con Simba.
Ma non vedo nessuno tornare indietro. Tutto ciò mi fa pensare.
Ormai tocca a me. Busso alla porta e mi risponde un ruggito formidabile. Il cuore comincia a battere forte.
Simba si avvicina a me e commenta con i suoi aiutanti: ”Questo non è buono. Mandatelo via”.
Mi oppongo energicamente: avevo aspettato tanto e ora volevo sentire i suoi consigli. Simba si rassegna un po’ imbronciato.
Gli chiedo come mai non vedo nessuno tornare indietro, dopo che ha parlato con lui. Si mette a ridere e mi dice ”Si vede che non hanno messo in pratica i miei consigli. Io dicevo loro di pulire il loro cuore, se volevano risolvere i loro problemi. Non mi hanno ascoltato. E così mi sono rassegnato a pulire la foresta dalla loro presenza”.
Mi spavento un poco. Però continuo: ”Simba, non fare il furbo. Ho capito la tua idea di pulizia. Hai dato dei buoni consigli, ma non li hai messi in pratica. Perché non cominci a pulirti dentro e a lasciare in pace gli altri? Non ti sembra di esagerare un po’?”.
“Ho capito” risponde lui “Tanto ormai non ne potevo più di ascoltare tutta questa gente. Chiedo scusa a tutti e da oggi prometto che aiuterò le persone a superare tutte le difficoltà. Io sarò il difensore di tutti” e sottolineò queste parole con un ruggito.
E tutti nella foresta cominciarono a respirare.