Fin dall’inizio della Casa madre Saveriana a Parma, il nostro fondatore san Guido M. Conforti aveva chiesto ai suoi missionari che erano in Cina, di fare arrivare degli oggetti che facessero conoscere i luoghi dove stavano lavorando. E così, piano piano, si è costituito il museo cinese e etnografico. Si trova a Parma, in viale san Martino 8. Ma anche ogni casa saveriana d’Italia ha il suo piccolo museo, frutto delle donazioni dei missionari da ogni parte del mondo. E Cagliari (come anche la ex casa di Macomer) non fanno eccezione. C’è soprattutto molto materiale che proviene dall’Africa. Infatti molti missionari che hanno lavorato a Cagliari, sono stati in Africa. Ma vi sono oggetti che provengono anche da altri continenti. Per quel che riguarda l’Africa ci sono molte maschere tradizionali che vengono usate per i riti tradizionali (guardare le somiglianze con le maschere sarde). Interessante la “Kalunga” a due facce (Giano bifronte) che faceva capire, soprattutto ai giovani che lo spirito vegliava sul villaggio e conosceva tutto quello che accadeva. Altri oggetti: arco, frecce, monili vari, pelle di pitone (donato da un bambino per ricevere dei quaderni per andare a scuola). E poi la “corda della saggezza lega”. All’entrata del villaggio, veniva sospesa tra due pali una corda su cui venivano appesi degli oggetti che erano collegati a un proverbio, a un insegnamento. Ad esempio: un pezzo di banano ricordava che bisogna stare uniti come fanno le piante di banano per resistere alle difficoltà. Ci farà piacere che qualche scuola possa venire a visitarlo per imparare la saggezza che viene da lontano. Basta telefonarci e fisseremo l’appuntamento. Benvenuti. Karibu