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Cronostoria dei restauri

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Il restauro della chiesa comincia già durante il rettorato di mons. Capretti nel 1884, quando il 28 giugno ilprefetto Soragni scrivendo al religioso concede il nulla osta per l' inizio dei lavori "purchè ciò avvenga secondo i suggerimenti e colla sorveglianza di S. Cav. e Ing. Antonio Tagliaferri".

Dello stesso anno è la richiesta di don Capretti al sindaco Caprioli di un aiuto della mano del Municipio per venire incontro alle spese di restauro soprattutto degli affreschi del '400 e della facciata con il portale.

Il 22-01-1931 il geom. Marchesi nella sua relazione parla di S. Cristo riconosciuto come monumento nazionale. Tra l' altro fa presente come "il bellissimo portale resta nascosto per tre quarti dalla gradinata e per poterlo godere interamente anche a distanza la rampa potrebbe essere abbassata risistemando il sagrato". Dovendo intervenire sul pavimento in cotto molto deteriorato, i tumuli con epigrafi "verrebbero conservati nella parete del porticato a sera della chiesa".

Il pittore-restauratore Vittorio Trainini con il nipote Giuseppe interviene a togliere le brutte riquadrature ottocentesche (quelle del Tagliaferri !). Le pitture in buon stato risalgono alla seconda metà del 1500.

Del 1932 è il programma di ristrutturare tutto il convento con modifiche per utilizzare meglio gli spazi.

Il 19 gennaio dello stesso anno la Soprintendenza rimprovera il Trainini:" Il completamento di alcuni affreschi del presbiterio ( Abramo e Melchisech) non poteva essere compiuto…Esso è semplicemente abusivo e le parte di affreschi completamente rifatti dovranno essere rimosse, così pure dovrà essere riportata in chiesa la tempera del Moretto".

Sempre la Soprintendenza a Vittorio Trainini.: " Ma ha qualcuno avvertito che si desiderava completare l' affresco e ha chiesto l' autorizzazione?" 

Scrive l'amministratore del Seminario P. Martinelli alla Soprintendenza: "Scoperta affreschi nell' abside…Intanto aveva fatto collocare la tempera del Moretto nel guardaroba… la feci trasportare in Aula Magna di S. Angelo".

Da Vittorio Trainini:" Il rev. P. Martinelli ha pregato il mio nipote di completare il grande affresco sulla parete laterale del sacrificio di Melchisedech e le due mezze lesene decorative".

31-1-1953 - Progetto di massima del nuovo seminario di S. Cristo dell' ing. Antonio Lechi: esso prende in considerazione oltre alle costruzioni ad est della chiesa il rifacimento del vecchio inabitabile convento. Il complesso del fabbricato si svolgerebbe intorno alla chiesa che, valorizzata nella sua funzione e nel suo valore estetico, costituirebbe il centro morale e logistico del Seminario.
   03-08-1955 - La Soprintendenza informa il Ministro della Pubblica Istruzione. Si tratta di chiesa del '400 con portale di finissima fattura, rosone e tre pinnacoli. L' interno a una navata con tre cappelle seicentesche. Gli affreschi sono del Pietro da Cemmo (?)e di fra' Benedetto da Marone e altari di legno intarsiato. Il complesso con tre chiostri e "loggiati un tempo completamente affrescati in gran parte da fra' Benedetto da Marone".

Il 27-01-1956 - La Sovrintendenza ai monumenti della Lombardia scrive alla Curia di Brescia:"... inoltre non si ritiene opportuno l' abbattimento delle cappelle a fianco della chiesa e che la strada che dovrebbe quindi costeggiarle potrebbe essere tenuta utilmente stretta…"

08-05-1957 - La Direzione dei Musei fa presente alla Soprintendenza:"…il Rettore del Seminario Vescovile sta facendo strappare dal sedicente restauratore Lorandi affreschi di Pietro da Marone e di scuola del Romanino dal chiostro di S. Cristo e li sta portando nella nuova sede del Seminario…" . E ancora in settembre:"…nei lavori in corso hanno compiuto degli assaggi alle altre pareti del refettorio e anch' esse risultano affrescate . Anzi non è improbabile che si tratti di affreschi ancora in parte del Romanino o almeno del tardo '500…".

Estate 1957 è il momento del passaggio di proprietà ai Missionari Saveriani.

04-05-1958 - Rendiconto lavori alla Soprintendenza di Milano:Lavori eseguiti - Cinque colonnine al lato est del piccolo chiostro di entrata - liberazione di venti colonnine della Loggetta. Lavori da eseguire - restauro della parte frontale decorata di archi e sottarchi - restauro dei portici al piano terra. Lavori urgenti. - Restauro Ultima cena del Romanino con affreschi laterali - Due crocifissioni nelle lunette - Tre affreschi antistanti il refettorio - Facciata della chiesa - Affresco Lavanda dei piedi nell' abside della chiesa.

08-05-1958 Il p. Tiberio Munari dei Missionari Saveriani scrive al Rettore del Seminario:"…farle vedere il chiostro accanto alla chiesa con le sue belle colonnine scoperte e ricollocate in parte…" .

Data dal 1959 il ritrovamento di tracce di decorazione a trecce nell' angolo nord-ovest della loggia. Tale disegno quattrocentesco verrà poi esteso a tutto il chiostro dal fratello del P. Fellini. Dalla zona della scala vengono pure staccate i tre affreschi ora riparate dietro le vetrate.

A seguito della continua caduta di intonaci dalla facciata si interviene staccando completamente il rivestimento, operazione facilissima data la scarsa aderenza al sottostrato in cotto (lettera alla Soprintendenza del 27-07-1959).

05-12-1959 Dalla Soprintendenza:"…oggetto Monastero del Santo Corpo di Cristo - restauro Romanino - contributo di £. 1.000.000, raffigurante l' Ultima Cena nel refettorio…"

17-11-1961 - Il direttore dei Musei di Brescia, dott. Panazza annota:"…si sono trovati nello studio dei due restauratori gli affreschi sotto elencati, strappati senza autorizzazione: - due lunette con affreschi cinquecenteschi provenienti dal convento di S. Cristo…"

28-11-1961 Dalla Avvocatura distrettuale dello Stato. Oggetto denuncia strappo affreschi:

"…comunica a codesta Avvocatura che in una perquisizione presso lo studio dei restauratori Giuliano Scalvini e Giovanni Casella si sono trovate due lunette con affreschi cinquecenteschi proveniente dal convento di S. Cristo…"

1962 - Si accenna a interventi sugli affreschi dell' abside, come sul Cristo nell' orto nel chiostro vicino.

1963 - La Soprintendenza informa che nulla osta a che i lavori siano affidati ai restauratori Ottemi della Rotta per il Romanino e Simoni Giuseppe per lo strappo degli affreschi del coro. Lo stesso dicasi l' anno successivo per gli affreschi della contro facciata, refettorio e lunette del vestibolo.

1964 - Si restaurano gli affreschi della contro facciata - Gesù fra i dottori della Chiesa (intendeva del Tempio) e Presentazione di Gesù al Tempio - e quelli del passaggio che dà nel refettorio per opera del Simoni e del Battista.

1965 - Vengono eseguiti strappi sugli affreschi dell' endonartece e dell' abside: non si conoscono gli autori di questi interventi. 

11-06-1965 Avvocatura distrettuale di Stato:"…Scalvini e Casella accusati del reato per avere eseguito il distacco di affreschi , poi però assolti perché Scalvini alle dipendenze del Casella era un pure esecutore e Casella perché non avvisato dai proprietari riguardo la negata autorizzazione…".

Nel 1974 essendo rettore P. Ferrari Vittorio, vengono intrapresi dei lavori sul muro verso la salita che mostra segni di cedimento. L' economo P. Carlo Mantoni effettua lo scavo che porta alla costruzione dell' attuale garage e approfittando della presenza di macchinari si continua il lavoro nella zona retrostante dove interviene il prefetto assistente Rino Benzoni per liberare dal materiale gli scantinati e rendere accessibili i primi ambienti tra cui una piccola cappella con affresco.

24-07-1975 - Rifacimento della scalinata davanti alla chiesa per opera del papà del saveriano P. Renato Trevisan. Il 14 agosto - Da P. Angelo Scaglia:"…Io stesso mi sono messo a scoprire gli affreschi della parete sinistra e le assicuro che ci sono vere meraviglie…Ieri ho interpellato il restauratore il sig. Pescatori e mi ha fatto un preventivo, ad occhio e croce, che va dai 25 ai 30.000.000…".

16-09-1975 - La Soprintendenza della Lombardia al Ministero della Pubblica Istruzione:"…per mettere in luce gli affreschi esistenti…occorrerebbe smontare un organo che ricopre i dipinti stessi. Ma siffatti strumenti musicali sono soggetti alla vigilanza …ma occorre tener presente che lo strappo dei dipinti va autorizzato dal Ministro ai sensi dell' art. 13 della legge 01-06-1939…"

1976-1977 - La scuola ENAIP di Botticino restaura gli affreschi dell' arco trionfale e due campate della parete ovest, cioè martirio di S. Vincenzo e S. Barbara.

02-04-0976 Dal p. Angelo Scaglia alla Soprintendenza: "…il pavimento nuovo sarà in cotto …verrà rimosso l' attuale altare maggiore di nessun valore artistico …verrà collocato un altare puro stile cinquecentesco di formato sarcofago ritrovato nella medesima chiesa…"

1979 - Il restauratore Cristiani di Verona lavora alla Discesa della Manna nel presbiterio e l' anno dopo all' Annunciazione del Moretto e Due Angeli con ostensorio del Caylina sulla facciata.

07-07-1980 - Il dipinto sopra il portale viene attribuito al Moretto.

1981 - Lavori sugli affreschi della volta ad opera della scuola ENAIP di Botticino.

25-05-1981 - Elenco preventivi del restauro dell' affresco sopra il portale raffigurante l' Annunciazione (del Moretto) e due angeli con ostensorio…Il lavoro venne attribuito a Cristiani, l' intervento venne pagato £. 2.849.000.

1982-1983 - L' arch. Mario Richetti redige un dettagliato progetto lavori di manutenzione dell'edificio e di restauro conservativo che verrà solo in parte attuato. Esso prevede tra l' altro il consolidamento della facciata, rifacimento del tetto dell' abside, delle cappelle e del campanile, rifacimento del pavimento, dei serramenti e degli intonaci esterni con barriera siliconica per eliminare le infiltrazioni di umidità.

29-01-1985 - Vengono stanziati dal Ministero della Pubblica Istruzione £ 50.000.000 per il restauro degli affreschi della chiesa di S. Cristo.

1984-1986 - Il restauratore Seccamani discialba gli affreschi raffiguranti gli Apostoli nella volta.

Del 1988 è una perizia di spesa della Soprintendenza eseguita dall' arch. Rita Morrone per il rifacimento del pavimento e per risolvere il problema della umidità ascendente, che ha causato il deterioramento degli affreschi parietali.

06-09-1990 - La ditta Fontanini e Marchetti di Brescia apre 40 saggi stratigrafici nelle cappelle laterali ed esegue la manutenzione della parete est del presbiterio.

1994 - Discialbatura e restauro della terza campata parete ovest sopra il monumento Martinengo con i santi Girolamo, Maddalena, Francesco, Paolo eremita, Antonio abate da parte di una restauratrice ungherese della ditta Romeo Seccamani grazie al contributo delle signore del Lions Club Capitolium.

1995 - Discialbatura e restauro della quarta campata parete ovest, martirio di S. Margherita da parte di Romeo Seccamani, per iniziativa delle signore del Capitolium.

17-01-1995 Hanno inizi i lavori di ripristino del pavimento della chiesa con demolizione del vecchio pavimento dell' aula, consolidamento delle fondazioni, nuove sottofondazioni e solaio galleggiante.

07-02-1995 - Collaudo degli affreschi della quarta lunetta a sinistra restaurata da Seccamani. Poco dopo viene concessa l' autorizzazione per il restauro della quinta.

22-07-1995 - Sostituzione dei vetri delle finestre della prima e terza cappella per interessamento del rettore P. Fabrizio Tosolini.

Marzo 1995 - Manutenzione straordinaria del tetto della chiesa.

08-08-1995 - Autorizzazione alla rimozione del contro soffitto cartonato del loggiato del chiostro della chiesa.

13-01-1996 - Sostituzione del pavimento del portico nel chiostro e dei vetri delle finestre delle cappelle.

1997 - La scuola di Restauro ENAIP inizia il restauro complessivo della chiesa, partendo da alcuni sondaggi nell' abside. Nel settembre viene completata la stesura del cotto fiorentino del pavimento, previo messa in opera dell' impianto sotterraneo di riscaldamento.

1997-2000 - L' ENAIP con la ditta Bianchi discialba e restaura la parete est, ritocca quella ad ovest, riprende la decorazione ottocentesca dell' azzurro stellato sopra l' organo, ripassa i dipinti dell' endonartece già restaurati dal Simoni come pure l' arco trionfale con i dipinti del '400 già scoperti dal Volpi.

1998 - Da gennaio l' ENAIP di Botticino discialba i quattro archi della parete orientale e la zona intorno all' organo.

In settembre si lavora nel chiostro della chiesa. Vengono tolti i cubetti di porfido e il terriccio: viene liberata la cisterna dell' angolo vicino all' entrata. Fino a novembre viene fatta una ricerca archeologica che dà come risultato tracce di cocci di anfore e lucerne probabilmente di riporto. I cubetti di porfido recuperati vengono utilizzati nel nuovo marciapiede sulla manica lunga del cortile, dal passo carrabile di ingresso fino alla collina della Madonna.

1999 - In febbraio si procede alla ripulitura dei due affreschi staccati, l' Ultima Cena e la Lavanda dei Piedi a lato del crocifisso nel presbiterio. Da marzo a settembre vengono ripassati gli affreschi dell' endonartece e si sistema il vuoto lasciato dal mausoleo Martinengo, quindi si rinfrescano ancora gli affreschi del '400 sull' arco trionfale e zone vicine.

Il 7 giugno si dà inizio alla sistemazione del piano del chiostro portando nuovo terriccio, rinnovando le canalette perimetrali che portano alla cisterna: al posto del vecchio porfido si semina un prato all' inglese.

Ricordiamo il 6 luglio i funerali dell' impresario Castellini di Gottolengo, morto per cancro la domenica 4 giugno. Egli si è reso veramente benemerito per i tanti anni di lavoro trascorsi nel recupero e nella ristrutturazione di tutto il complesso di S. Cristo, tanto da dire che conosceva la casa come le sue tasche.

Infine in novembre gli allievi della scuola di Botticino sotto la guida della prof. Carmen Rossi intrapendono la ripulitura della prima cappella. Quindi nella terza cappella si prepara il restauro della Crocifissione della volta, che risulta essere del tardo Ottocento.

2000 - La ditta Artefare discialba la cappella di Lourdes detta anche della Passione scoprendo la data 1678. La ditta Oikia di Silvano Ventura con Sergio Taini il 10 febbraio termina il restauro della cappella di centro dedicata a Gesù Bambino.

Il 17 Luglio cominciano i lavori per la ripulitura dell' Ultima Cena del Romanino sponsorizzata dalla ditta Enolagas di Bonomi f.lli di Lumezzane: si concluderà l' 8 settembre dello stesso anno.

Qualche mese più tardi la ditta stessa organizza nella chiesa un meeting internazionale dei suoi corrispondenti italiani e esteri.

Il 2 ottobre la scuola di Botticino riprende i lavori nell' abside. Il mese successivo dopo un controllo delle strutture murarie dell' abside si scopre sulla sinistra della volta una frattura, una apertura nella giunzione con la parete destra che tende a dilatarsi. Si sospendono i lavori.    
2001 - Il giorno 16 febbraio si può inaugurare la restauro dell' Ultima Cena nel chiostro della chiesa sponsorizzato dal Lions Club ed eseguito dalla ditta OIKIA di Ventura Silvano che l' aveva iniziato nel dicembre dell' anno prima. 

Intanto l' ENAIP continua la sua collaborazione completando la zona absidale. Effettua anche la discialbatura della prima cappella di S. Antonio da Padova. Il 1 settembre toglie le impalcature e con questo termina la sua collaborazione in S. Cristo.

Dal mese di marzo fino al 12 maggio la ditta OIKIA restaura l' affresco di Cristo nell' orto, angolare alla Ultima Cena, sempre supportato dal Lions Club.

Il 4 giugno il muratore Sergio & c. di Gottolengo, da sempre instancabile socio della ditta Castellini, procede alla imbracatura dell' abside mediante anello metallico semicircolare e quindi conclude la riparazione della frattura della volta con resine, collanti e tiranti.

Il 4 ottobre viene completata la volta della cappella di S. Antonio in gloria, mentre Silvano Ventura con Sergio Taini ripulisce la parete vuota dell' abside occupata dal Crocifisso.

Sempre lo stesso mese vengono rifatti i pavimenti del deambulatorio superiore e quindi quelli a pianterreno nel chiostro della chiesa. I mattoni sono stati forniti dalle fornaci di Orvieto del nipote di P. Ettore Fasolini. Un rubinetto con vasca in cotto viene aggiunto nella parete sud per iniziativa di P. Giuseppe Pettenuzzo.

Il 13 novembre la Ziegler Film di Berlino riprende delle scene in S. Cristo per una storia romanzata che si svolge tra Lago di Garda e Brescia destinata al canale ZDF/ARD della TV nazionale tedesca. Per l' occasione l' interno della chiesa viene illuminato da potenti fari multicolori che creano effetti fantasmagorici rivelando aspetti insoliti delle decorazioni.

L' inverno 2002 è stato molto rigido e secco per tre lunghi mesi. Da marzo ad aprile sempre la OIKIA provvede al restauro della decorazione pittorica ad arco intorno alla porta a vetri della zona dell' antico corridoio dei Superiori.

Quindi procede al restauro dell' apparato decorativo della volta della meridiana catottrica che rivela finalmente il tracciato delle ore sulle quattro vele della crociera, fino ai cartigli riportanti i nomi di molte città.

Intanto sempre in aprile il finanziamento di 150 milioni di lire stanziati dal comune di Brescia permette la sistemazione del sagrato: per motivi pratici viene scongiurata la soluzione a prato, si conserva l' acciottolato presente che viene delimitato da un cordolo e quattro termini a protezione da possibili parcheggi. I lavori eseguiti dalla ditta RAEDIL di Redaelli permettono di sistemare anche i gradini rotti e sconnessi della scalinata in basso (dal 2 al 9 settembre).

A meta maggio si tiene la consueta mostra dei fiori del Lions Club Capitolium in vista della raccolta di fondi per il restauro del portale rinascimentale.
Il 10 giugno vede la inaugurazione della Meridiana Catottrica, grazie al contributo dei Sommelliers.

Il 3 agosto si inaugura il sagrato della chiesa alla presenza del sindaco prof. Paolo Corsini.

Dal 5 al 10 agosto sotto una pioggerella uggiosa si lavora alla nuova meridiana solare nel cortile donata dalla ditta Arteantica del geom. G. Pizzini, Arturo Mor pittore e Margotti Mario gnonomista.

Il 27 febbraio 2003 vede la fine dei lavori nella cappella centrale di Gesù Bambino sempre per opera della OIKIA. Viene pure ripulita la prima lastra tombale a sinistra sul sagrato dall' operaio Marcello di Bariano BG.

In aprile riprende il suo posto il coro in legno e altri mobili restaurati dal fratello del saveriano P. Guerini di Ponte Zanano per l' iniziativa dell' amministratore P. Giuseppe Pettenuzzo.

Il 17 maggio si tiene per la prima volta in S. Cristo il convegno annuale di Missione Oggi.

Il 29 dello stesso mese chiude la tre giorni della Mostra del Fiore organizzata nel chiostro dalle signore del Lions Club per reperire altri fondi. Per cui alla fine del mese è possibile issare l' impalcatura per il restauro dei marmi della facciata.

Il 10 giugno il Seminario di via Bollani restituisce la tela della Natività del Bagnadore che riprende il suo posto nella soasa lignea della cappella centrale assieme alle altre due in sede.

Il 29 luglio si smonta la impalcatura della facciata, il 3 ottobre viene rimontato un trabattello per il portale che si prevede di restaurare al più presto sotto la direzione dell' arch. Serino.

Nel 2004 si riprende a lavorare al portale nel mese di aprile e si conclude il 25 giugno.

Nel frattempo il 12 giugno d' accordo con la Diocesi la solenne processione del Corpus Domini presieduta da mons. Vescovo Giulio Sanguineti parte da S. Cristo, come abitualmente avveniva in passato, per terminare in Duomo. Lo scopo è quello di festeggiare la fine dei restauri nella ricorrenza dei 500 anni della consacrazione della chiesa ( nel 1501 a onor del il vero).

Il mercoledì 14 giugno 2005 abbiamo la gioia di accogliere il card. Giovan Battista RE con i suoi compagni di classe per la celebrazione dell' anniversario di Ordinazione Sacerdotale. Tra gli altri figurano mons Corti Serafino e mons. Luigi Zoli.

Nel 2007 si festeggia il 50° anniversario della presenza dei Saveriani in Brescia con varie iniziative tra cui la pubblicazione di un volume riccamente illustrato su S. Cristo, chiesa e convento, testo di P. Tanfoglio Giuseppe  e foto scelte di P. Fiorenzo Raffaini. 

Il 5 aprile giovedì santo viene piantato un olivo al centro del chiostro della libreria mentre vasi di agavi vengono posti a ornamento della collina della Madonna e della terrazza limitrofa.

La sera è funestata dall' arrivo della notizia della morte del nostro confratello p. Ivaldo Casula in Sierra Leone per meningite fulminante: era stato collaboratore allo CSAM nel settore animazione della scuola con la rivista CEM-Mondialità fino a qualche anno prima.

Sabato 4 ottobre 2008 viene inaugurato il nuovo impianto di illuminazione della chiesa. 

In aprile del 2009 viene sistemato il grande crocifisso in legno scuro verniciato avuto in dono dal P. Gesuino Piredda. Con totale soddisfazione viene onorato con fiori e ceri nell' arco cieco al piano superiore del chiostro della chiesa, per intenderci si tratta dell' arco che corrisponde alla feritoia del pulpito dentro la chiesa.

Sempre nello stesso mese prima di Pasqua sono state messi in sede sotto gli archi del chiostro della chiesa cinque pannelli illustranti la storia del convento dalla fondazione dei Gesuati, alla presenza Francescana, a quella del Seminario per finire con quella Saveriana. Il disegno e la grafica sono stati curati dal collaboratore del CEM Boselli seguendo una idea - progetto di P. Fiorenzo Raffaini, mentre la esecuzione è della ditta Masserdotti, che anche in questa circostanza si è mostrata sollecita.

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