Due giovani erano veramente amici; uscivano sempre insieme, senza arrabbiarsi nè lasciarsi prendere dalla gelosia. Una mattina, il padre di uno dei due disse al figlio: “Io vado a lavorare nel campo. Tu occupati dei fratelli più piccoli”. Poco dopo, il giovane vide arrivare il suo amico con la zappa sulle spalle. “Vieni con me; devo andare a coltivare le mie arachidi”: Gli rispose: “Vorrei davvero accompagnarti, ma mio padre mi ha incaricato di stare insieme ai miei fratellini”. Per non lasciarsi, decisero di stare insieme con i bambini più piccoli e sarebbero andati al campo un altro giorno. Quando il padre ritornò, fu molto sorpreso di sentire, da molto lontano, dei canti di gioia uscire dalla sua casa. Curioso, si avvicinò e trovò i bambini puliti, nutriti bene, la casa in ordine e i due amici occupati a cantare per calmare i loro pianti. Fu molto contento e disse loro: “Ho dissodato un campo che non ho ancora coltivato. Ve lo cedo. Dato che andate molto d’accordo, coltivatelo insieme e il raccolto sarà vostro”. Ed è per questo che le persone del paese dicono “essere uniti in amicizia come l’arachide è unita alla sua pelle, è meglio che le ricchezze e , a volte, meglio della parentela”.
E come dice il proverbio “non rifiutare al tuo vicino il cibo che tu hai: il cammino per andare al campo sarà presto chiuso” (utilizza i tuoi beni, la tua influenza, finché ne hai, per farti degli amici, e non te
