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RACCONTI AFRICANI.17. I DUE FRATELLI

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Un uomo aveva due figli: il primogenito, ragazzo calmo e riflessivo; il più giovane, intelligente ma sbarazzino. Il più giovane si abituò, nel corso degli anni, a disprezzare la lentezza di spirito del fratello maggiore. Non lasciava passare nessuna occasione per prenderlo in giro e far ridere gli altri a causa sua. Il primo si sposò e, senza perdere tempo, pagò interamente la dote. Suo fratello, come d’abitudine, lo prese in giro: “Che stupido che sei. Io non pagherò che una parte e il resto cercherò di dimenticarlo”. Allora, un po’ di tempo dopo, quando il più giovane andò a presentare il primo figlio al suocero, costui tenne per sé il bambino dicendogli: “ Caro genero, tu riavrai tuo figlio quando la dote sarà interamente pagata,,,E io voglio che per questo tu mi porti un maiale; ma, attenzione, che non sia né maschio né femmina”. Il più giovane se ne tornò a casa molto perplesso. Questa volta la sua intelligenza non gli suggerì nessuna scappatoia, Esitò per molto tempo, ma poi, non riuscendo a trovare una soluzione, si rassegnò a consultare il fratello maggiore. Egli si mise a ridere con calma, poi gli suggerì: “Rispondi così a tuo suocero: ecco che ho trovato il maiale che tu mi hai chiesto. Vieni a cercarlo: ma che non sia né di giorno né di notte; di giorno, morirebbe; di notte, non potrai vederlo”. Il fratello minore fece così e il suocero, vinto, gli rese il figlio. Da allora, il più giovane fu pieno di stima e di rispetto per suo fratello.

 

 



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