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Delegazione Saveriana

Roma



Presentazione

La Casa Generalizia dei Missionari Saveriani  è localizzata in Roma dietro le mura della Città del Vaticano, vicino alla confluenza tra Viale Vaticano e Via Aurelia.

Fino agli anni 60 la Direzione Generale si trovava a Parma, negli ambienti della Casa Madre, ma poi si è trasferita a Roma. Dopo altre sedi provvisorie, si è stabilita definitivamente nella sua sede attuale.

Da un punto di vista amministrativo questa è la casa principale della nostra congregazione e la sede dell sua coordinazione e amministrazione centrale. In essa si trova la Direzione Generale che è composta dal Superiore generale, del Vicario generale ed altri tre Consultori generali. Vi si centralizzano  tutte le attività che orientano la organizzazione religiosa e formativa della Congregazione, e  i rapporti con le autorità civili ed ecclesiastiche a Roma  e nelle Missioni. Come pure è lì che sono raccolti gli archivi, la sua storia e le biografie dei suoi membri.

Questa è anche la casa della Delegazione Centrale, da cui dipendono anche la Procura generale e alcune case di studi (a Roma, Parigi e Londra). E’ dalla Casa Generalizia che partono e arrivano le Visite della DG per le varie Circoscrizioni/missioni  ed è lì che arrivano i Superiori e i membri delle Circoscrizioni  che desiderano  incontrarsi con i membri della "DG".

Visita il sito Direzione Gen.

Roma aureliaSempre a Roma, in via Aurelia 287, si trova il "Collegio Internazionale San Guido Maria Conforti".

Fu inaugurato il 14 gennaio 1960 con l’intento di essere una comunità di accoglienza per i nostri missionari che volessero continuare i loro studi e la loro formazione in vista del loro servizio missionario, sia in Italia che nelle nostre missioni. L’obiettivo principale è duque quello di realizzare quanto affermano le nostre Costituzioni a riguardo della “Formazione permanente”: "La nostra fedeltà al Regno, all’uomo e alla missione ci chiama a rinnovarci continuamente nello spirito, a qualificarci nei contenuti e metodi dell’apostolato... A tutti è offerta la possibilità di seguire corsi di aggiornamento teologico-pastorale e l’opportunità di un approfondimento della vita spirituale e di verifica pastorale"(C 72; C 72.2-3).

Fino ad oggi, questa continua ad essere una comunità saveriana speciale, internazionale, con quasi tutti i continenti rappresentati, di diverse età - giovani e anziani - ricchi di esperienze pastorali e di insegnamento. Il “Collegio Conforti” è davvero una comunità internazionale con giovani (e meno giovani…) provenienti da diverse culture e con diversi obiettivi, ma tutti a servizio della missione.

Per questo, questa comunità offre loro la possibilità di completare i loro studi teologici, o di avere una pausa dal lavoro missionario per un aggiornamento, oppure per fare una specializzazione (bibbia, liturgia, teologia, missiologia, social media, formazione, animazione missionaria, interculturalità, dialogo inter-religioso, ecc.)… sempre e tutto in vista di un migliore servizio missionario dovunque essi sono chiamati.

"Identità e Missione del Fratello Religioso nella Chiesa”

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[dal sito della Direzione Generale] * 

1° CONVEGNO NAZIONALE DEI FRATELLI DEGLI ISTITUTI MISSIONARI ITALIANI:  "Identità e Missione del Fratello Religioso nella Chiesa” - Documento finale

Cari Fratelli, con immensa gratitudine a Dio per la vocazione ricevuta, scriviamo a voi il frutto di una esperienza condivisa nella gioia missionaria.

Ognuno di noi è il dono di una vita vissuta nell’amore per i popoli che abbiamo incontrato nel nostro cammino, in particolare per l’amore ai più poveri e abbandonati.

Partendo dalla sollecitazione di alcuni Fratelli, appartenenti alle quattro congregazioni missionarie di fondazione italiana, in comunione con i nostri superiori maggiori, ci siamo incontrati dal 13 al 15 novembre presso la casa generalizia dei Missionari della Consolata. Diciotto missionari tra Fratelli e sacerdoti ci siamo trovati insieme per meglio conoscerci e affrontare le sfide attuali della vocazione missionaria dei Fratelli, cercando di approfondire le esperienze di rinnovamento già in atto e di formulare proposte di azione anche in comune.

Durante il convegno sono intervenuti nella riflessione alcuni esperti:

* Fratel Emili Turú, marista e segretario generale della USG (Unione Superiori Generali), partendo dalla nostra esperienza personale ci ha invitato a riscoprire gli elementi generativi della nostra vocazione, negli ambiti della missione, della comunione e della spiritualità. Ci ha ricordato che il Fratello è tessitore della fraternità universale e cercatore di Dio.

* Il dottor Carmelo Dotolo, ordinario di missiologia all’Università Urbaniana, ha svolto un’analisi critica del documento “Per vino nuovo otri nuovi, dal Concilio Vaticano II la vita consacrata e le sfide ancora aperte”. Superando la logica del “sempre si è fatto così e dobbiamo fare così” ci ha portati a ripensare obbiettivi, strutture, stili e metodi per una riforma dell’identità missionaria del Fratello.

* Fra Antonio Belpiede OFM Cap., procuratore generale dei Cappuccini, ci ha presentato le problematiche legate alle strutture di governo negl’istituti clericali secondo il diritto canonico. Ha anche illustrato le proposte di soluzione giuridica sottoposte al Papa dalla USG.

Durante questi giorni ogni istituto ha condiviso la realtà dei Fratelli trovando elementi comuni come l’eredità della propria storia, il proprio carisma ed esperienze significative utili per una presenza rinnovata della nostra vocazione. Si è sottolineata anche l’urgenza di una formazione specifica per la missione attuale, la difficoltà nell’animazione vocazionale, l’impossibilità della piena condivisione dell’autorità e la clericalizzazione del carisma.

Abbiamo avuto anche la possibilità di conoscerci e condividere la gioia della missione.

In base ai suggerimenti proposti dai relatori e alle riflessioni successive svolte nei lavori di gruppo, ci permettiamo, infine, di avanzare le seguenti proposte ai nostri istituti:

  1. Condividere il programma di formazione di base dei Fratelli delle quattro congregazioni per vedere i possibili punti di collaborazione.
  2. Istituire un’equipe intercongregazionale per l’aiuto nella formazione di base specifica dei Fratelli.
  3. Creare una commissione permanente di 8 membri, due per congregazione, con un coordinatore, per dare continuità al cammino iniziato in questo convegno.
  4. Celebrare un convegno annuale per i Fratelli missionari con possibilità di partecipazione dei membri in formazione e di quelli che si trovano all’estero.
  5. Sollecitare alle nostre direzioni generali di dare seguito attivo presso la USG alla richiesta sulla questione dell’autorità negl’istituti clericali.

Ora, con lo sguardo rivolto ai popoli presso i quali siamo presenti, desideriamo salutarvi affidandovi il lavoro svolto in questi giorni. Nel leggere le riflessioni condivise, vi preghiamo di assumerle ringraziando i confratelli che quotidianamente hanno la missione nel cuore e rendendo grazie per i confratelli che ci hanno preceduto nella vita missionaria e che ci hanno insegnato che la nostra vocazione è per sempre.

Alberto Lamana, missionario comboniano
Francisco Reyes, missionario della consolata
Silvio Morelli, missionario del PIME
Luigi Pinna, missionario saveriano

Roma, 15 novembre 2019



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