La parabola delle buone pecorelle e del pastore smarrito
La parrocchia di Teruel non è la più distante, ma nessuno le toglie il primato di essere quella di più difficile accesso, tra le parrocchie dell'immensa diocesi. La strada, quando piove, diventa un fiume di fango e quando secca, si trasforma in uno strato di polvere finissima che le ruote delle macchine sollevano in dense nuvole che riducono a zero la visibilità, rendendo il viaggio molto pericoloso.
Mons. Romualdo conosce molto bene il posto. Oggi, ancora una volta, sulla strada di Teruel, affronta decisamente la salita del Carlão e si infila nella discesa della Strega. Ma prima di arrivare in fondo, è costretto a fermarsi. Il torrente Frieira, gonfio a causa delle piogge torrenziali, è straripato portandosi via un pezzo di strada. Il gigantesco camion della ditta Rothe per poco non precipitò nelle acque agitate. Il suo autista, distratto, non si era accorto che non c'era più il ponte e quando azionò il freno era tardi. il veicolo sbandò e si rovesciò su un fianco, sparpagliando i grossi tronchi che trasportava.
Le macchine che vengono dopo si fermano sui due lati della strada, in file che si allungano continuamente. I passeggeri, dopo aver espresso più o meno rumorosamente il loro disappunto per l'increscioso imprevisto, si stanno organizzando per trascorrere la notte in quel luogo deserto, giacché l'aiuto potrà arrivare solo l’indomani.
Processione senza vescovo
Il cellulare squilla nella tasca di Mons. Romualdo. È padre Ilario, parroco di Teruel, preoccupato per il ritardo del vescovo.
- Non potrò arrivare oggi. Sono in fondo alla discesa della Strega. Un camion si è rovesciato e sta bloccando la pista. Siamo stati avvertiti che, se tutto andrà bene, potremo uscire da qui solo domani.
- Ma è l’ora della processione…
- Sì, padre Ilario, fate senza di me.
- Ma non è mai successo.
- Un giorno doveva essere la prima volta. Fai tu e dai i miei saluti al popolo di Teruel. Dì che ho inviato la mia benedizione.
- E lei, Monsignore?
- Non preoccuparti. Sono in buona compagnia.
In effetti, a poco a poco, si va organizzando un accampamento di emergenza.
Un contadino che stava portando al mercato i prodotti dei suoi campi improvvisa la sua vendita sul ciglio della strada. Dalla cabina di un camion, la radio trasmette le ultime notizie e, subito dopo, la cronaca, in diretta, della Processione del Patrono ...
Mons. Romualdo apre il suo notebook e inizia a preparare la predica della domenica prossima. La sua attenzione, tuttavia, è attratta da una van che si ferma dietro la sua auto e scarica una dozzina di donne rumorose che per i loro vestiti, il trucco e il comportamento rivelano la loro condizione. Anche esse vanno alla festa, ma non alla processione ... L'interruzione del viaggio non raffredda la loro eccitazione. Cercano "lavoro", avvicinandosi agli uomini sparsi tra le macchine e concentrandosi sui piccoli gruppi che si stanno formando. Due di loro si appoggiano all’auto del vescovo e chiedono una sigaretta per attaccar bottone. Il vescovo dà una risposta secca di cui si rammarica immediatamente, ma le ragazze sono già lontane.
Più tardi il vescovo chiude il suo laptop, si mette in testa un berretto e, approfittando dell'oscurità, fa una passeggiata, schivando i fari delle auto per evitare di essere riconosciuto. La voce della radio gli porta i canti della processione di Teruel, ma lui preferisce immergersi nella "processione" ai margini del Frieira.
Passa vicino a tavoli improvvisati dove alcuni automobilisti giocano, bevono e raccontano barzellette piccanti, accolti da risate fragorose. Sopra tutti si distingue un uomo gigantesco con una cicatrice sul viso che gli dà un'aria sinistra. Voce possente, grande bevitore di birra, sembra godere del rispetto di tutti.
Improvvisamente si ode il suono di un clacson. Un vecchio furgone cerca di forzare il passaggio per arrivare avanti a tutti. I camionisti interrompono il loro gioco e partono in blocco per punire l’autista indisciplinato che avanza indifferente alle proteste. Ma quando arriva di fronte al Goiano e al suo gruppo, che, con la faccia di pochi amici, formano una barriera insormontabile, non può più continuare. L'autista molto irritato, insulta tutti. Ne nasce una violenta discussione. Nessuno si capisce più niente.
Ed ecco, la porta del veicolo si apre e appare un bambino spaventato. Piange. Le voci esaltate fanno silenzio per un momento. In quel silenzio si ode una voce tra i singhiozzi:
- La mamma sta male...
Il Goiano interroga l'autista con un gesto.
- È una famiglia che ho trovato sulla strada. Hanno chiesto un passaggio. Sembra che la donna sia in travaglio. Io non intendo di queste cose ...
Mons. Romualdo, nascosto tra i curiosi, non perde una parola.
Goiano, il gigante, mette la testa nel finestrino della van. Quando la ritira è un altro uomo. Si sente la sua voce potente:
- C’è un medico o un’ostetrica qui?
Medico non c’è. Alcune donne si fanno avanti per aiutare la donna incinta. Salgono sul veicolo, ma presto rinunciano:
- La cosa è brutta. La donna deve arrivare presto in ospedale.
- Ma la strada è interrotta!
- Noi non possiamo fare niente. Ci vuole un medico.
- Dai, giochiamo ancora ... - propone uno dei camionisti.
Ma Goiano non parla. Pensa ...
- Ragazzi, lasceremo morire una donna di fronte a noi senza fare nulla? ...
Ma come arrivare dall'altra parte del torrente? Come portarvi la donna?
I suggerimenti si moltiplicano. Finalmente qualcuno ha un'idea: il camion della Rothe.
- Si potrebbe fare una funivia con cavi d'acciaio e passare la donna sulle acque ...
La proposta è discussa e approvata. Ma ci vuole la collaborazione del personale dall'altra parte. È già notte. Come comunicarsi?
Un giovane si presenta:
- Abito qui vicino. Conosco il fiume. Ci andrò io. Cosa devo dire?
A Goiano non piace rischiare la vita del giovane, ma non i sono alternative. Altri due ragazzi si offrono per accompagnare il volontario. Il messaggio è semplice: portare ai camionisti dall'altra parte il numero di cellulare del Goiano in modo che si possano combinare i dettagli dell'operazione.
I tre giovani si tuffano nelle acque del Frieira e scompaiono. Tutte le persone sono radunate sulla riva. La radio continua a trasmettere la processione di Valle Torta.
Improvvisamente il telefono del Goiano squilla. Un grido di vittoria esce da ogni gola. Poi torna il silenzio. Il Goiano combina con gli interlocutori dall'altra parte il da fare: raccogliere tutte le funi metalliche disponibili, scegliere un albero grande e robusto per legare la punta della funivia, chiedere ai tre giovani di attraversare nella direzione opposta, portando l'estremità della fune da fissare nell’altra punta della funivia.
Quello che sembrava un accampamento di sconosciuti improvvisamente diventa una comunità di persone preoccupate per la donna del furgone.
Segue un'ora di lavoro febbrile. I camionisti preparano la funivia unendo i cavi d'acciaio dei loro camion, gli altri passeggeri formano catene per portare pietre e tronchi necessari per rafforzare il camion della Rothe a cui sarà legata una estremità della funivia. Anche il vescovo entra nella fila, eccitato dalla solidarietà che si instaura tra tutti. Scopre che riceve le pietre dalle mani di una delle "ragazze" del furgone che aveva chiesto la sigaretta. Lo trova divertente. Poi nota che né lei né lui sono abituati a maneggiare pietre. Le sue e le mani di lei si vanno scorticando allo stesso tempo.
È quasi l'alba quando tutto è pronto. Il Goiano vuole testare la sicurezza della funivia. Fa legare l’amaca preparata per la donna incinta e vi infila i 130 kg del suo enorme corpo, iniziando l'attraversamento delle acque. L'applauso del popolo lo accompagna mentre scompare nell'oscurità della notte senza luna e senza stelle.
Non passano cinque minuti e gli applausi dell'altra sponda annunciano che l'attraversamento è andato a buon fine. La malata, sostenuta da altre donne, viene preparata e portata vicino al punto di imbarco.
Pochi minuti ed ecco il Goiano che torna agitando le braccia in festa... Ma non è solo.
Con lui c'è la dottoressa Cassia, la ginecologa dell'ospedale di Teruel che, informata della situazione, aveva chiesto di essere portata nel torrente Frieira per offrire le cure necessarie. Vedendo apparire il Goiano sulla funivia, la dottoressa si era ricordata delle sue avventure di ragazza cresciuta nei campi e aveva chiesto di andare incontro alla paziente, evitandole l'inconveniente di una traversata molto pericolosa, data la situazione.
Sdraiata su una materassina spuntata chissà da dove, sul retro di un camion, circondata dalle "ragazze" del furgone, assistita dalla dottoressa Cassia, la donna partorì all'alba. Un forte applauso accolse il primo grido del neonato.
Quando Mons. Romualdo si ritirò in macchina per dormire un po’, il telefono squillò:
- Eccellenza, che è successo? Ho chiamato tutta la notte ...
- Ho dimenticato il telefono in macchina ...
- Ma lei dov'era? ...
- In processione.
- In processione?
Padre Ilario non capisce e capisce ancor meno quando il vescovo aggiunge:
- Sì, fratello mio, nella più bella processione che abbia mai visto in vita mia ...