Annuncio della morte di P. Primo Battistini
La Direzione Generale informa:
Sabato 1 maggio 2021, verso le ore 15 è deceduto il confratello p. Primo Battistini sx. Non vedendolo arrivare per la recita del rosario e la successiva preghiera vespertina comunitaria, i confratelli l’hanno trovato seduto e riversato nella sala televisione della comunità di San Pietro in Vincoli. P. Primo aveva 80 anni, essendo nato il 3 febbraio 1941 a Montiano (Forlì-Cesena).
Proveniente dal Clero Diocesano di Cesena dove è ordinato presbitero il 29 giugno 1965, p. Primo è cappellano della Parrocchia di S. Agostino (Cesana) quando matura la decisione di entrare in Istituto il 14 settembre 1969 a Nizza Monferrato “con il desiderio di dedicarmi al servizio delle missioni. Desiderio che provo già da alcuni anni…”. Qui vive l’anno di Noviziato ed emette la prima professione religiosa e missionaria il 12 settembre 1970. Dal 1970 al 1972 è chiamato a svolgere il suo primo servizio nella famiglia saveriana a Tavernerio come insegnante.
Nel 1972 viene destinato all’Amazzonia. Dopo lo studio della lingua a Belém, e una breve esperienza iniziale di viceparroco a Acará, dal 1973 al 1980 è impegnato come Direttore del Centro Catechetico di Abaetetuba. In quegli anni è anche viceparroco della cattedrale di Abaetetuba. Dal 1980 al 1983 ritorna a Acará come parroco. Dal 1984 al 1988 lavora nella pastorale operaia a Barcarena, nella parrocchia di S. Francisco Xavier e successivamente a Belém. Dal 1989 al 1998 presta il suo servizio come educatore di leader e catechisti prima a Belém e poi ad Altamira. Dal 1998 al 2003 è incaricato di Giustizia e Pace a Belém. Dal 2003 al 2013 si dedica alla pastorale sociale prima a Ananindeua, poi a Belém e successivamente a Ourilandia. Dal 2013 al 2020 si trova a Tucumã nuovamente impegnato nella pastorale sociale.
In marzo del 2020 ritorna in Italia per ragioni di salute. Destinato all’Italia (1 gennaio 2021), p. Primo viveva nella comunità di San Pietro in Vincoli, dedicandosi generosamente al ministero.
“Il mio apostolato è sempre stato rivolto soprattutto alla formazione degli animatori di comunità, dei catechisti e dei leader impegnati nei movimenti sociali. Ho fatto questo sia quando lavoravo in parrocchia, sia quando mi hanno chiamato a dirigere il centro diocesano di Belém per la pastorale sociale. Il Vangelo nella vita di questo popolo, ho cercato di condividerlo nell’accompagnamento, nell’essere ‘a fianco’ anziché ‘in testa’…” (Ananindeua, ottobre 2004)
Riposi in pace.