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VIENE AD ABITARE NEL NOSTRO MONDO FRAGILE

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Per le vie del mondo sono in cammino tre personaggi: il primo è un principe, in cerca di potere; il secondo è un tecnico, che con la sua arte sfrutta la natura; il terzo è un filosofo, che insegue il senso degli eventi e il cammino degli uomini.  

Strada facendo, i tre comunicano le loro ambizioni.

+ Il principe manifesta la sua passione per il potere.

“Io sogno – dice - regni, sudditi, ricchezze. Sono per l’ordine politico, per il pensiero unico, per l’unità del paese.  Il mio mandato è speciale, non è limitato nel tempo, e così assicuro la continuità e la stabilità del regno.”

+ Il tecnico, a sua volta, difende la sua attività:

“Vivo per la tecnologia, miro alla sua crescita e mi rallegro dei suoi meravigliosi prodigi. Essa dà all’uomo un potere immenso (energia nucleare, l’informatica, la biotecnica…) e gli offre la possibilità di produrre e di consumare. Sfrutta le risorse della terra e della natura senza paura devastare. Tutti la inseguono per avere l’ultimo aggiornamento; e coloro che pretendono dirigerla sono formattati dalla stessa”.

+ Il terzo personaggio, il filosofo, prende le distanze dai primi due e dichiara:

“Con i vostri sogni voi rischiate di distruggere l’equilibrio e la coabitazione tra l’uomo, la tecnica e la terra. Voi rischiate di trasformare il mondo in un ambiente di morte. La vostra negligenza diventa fatale per le generazioni presenti e future. Custodire la natura è tutelare l’esistenza di noi esseri umani. Il futuro carico di distruzione è già iniziato con Hiroshima, il riscaldamento climatico, le guerre…E ascoltiamo il grido della terra e il grido dei poveri del mondo.

Il tecnico, che obbedisce ai bisogni immediati, all’egoismo e alla violenza, può utilizzare male la sua potenza e mancare di una morale retta, di una cultura solidale e di una spiritualità consapevole del limite. ‘Dio perdona sempre; l’uomo qualche volta; la natura – la creazione -- non perdona mai quando è maltrattata. ’

Il politico, poi, ha la vocazione di governare la città e soprattutto di costituire un mondo comune, in vista della protezione della persona umana. E invece si avventura nella guerra e assomiglia con il suo avversario ai due uomini chi si battono su un terreno paludoso in sabbie mobili: più si pestano, più si infossano nella melma.”

+ Strada facendo sulle vie del mondo, li raggiunge un quarto personaggio: Francesco.  

Parla di Gesù, Figlio di Dio, che ha preso forma nel seno di Maria, che si è fatto parte di questa terra, che condivide il suo destino. E’ un neonato, lattante, ignudo, impotente, vulnerabile. Egli è l’immagine della fragilità della terra che ha bisogno di essere custodita e che chiama alla responsabilità: “Ci si deve occupare di lui che è nato, altrimenti morirà.”

In lui c’è il presente di speranza e il futuro di pienezza per ogni uomo e donna di buona volontà.

Buon Natale 2016!

GIUSEPPE DOVIGO - Bukavu, 5 dicembre 2016.



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