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MISSIONE OGGI: PROGRAMMA 2007

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Il 2006 ha decretato - purtroppo con fiumi di sangue - il fallimento della strategia di "governare il mondo con la guerra". La spirale di violenza in cui si avvita l'Iraq, la recrudescenza dei combattimenti in Afghanistan, l'inconcludenza dell'attacco israeliano in Libano, hanno smentito quelli dello "scontro di civiltà". Che, tuttavia, appare lungi dall'essere disinnescato e anzi potrebbe, in assenza di una proposta alternativa capace di far intravedere una soluzione equa dei conflitti armati, ma pure quelli non guerreggiati, e però assai più mortiferi, che riguardano una meno ingiusta distribuzione della ricchezza.

Per evitarlo è necessario che il "movimento per un'altra globalizzazione" - sia quello mondiale, che terrà il Forum sociale per la prima volta in Africa, continente privilegiato per pensare a un pianeta in cui ci sia davvero posto per tutte e tutti, - sia quello italiano, chiamato a ottenere cambiamenti concreti da un governo disposto a dialogare, ma in gran parte ancora interno all'ideologia neoliberista.

Su queste coordinate si gioca, a ben vedere, anche il "dopo Verona". Perché il IV Convegno ecclesiale nazionale non resti un "evento", magari entusiasmante per chi vi ha partecipato, ma senza effettive ricadute sulla capacità della Chiesa italiana di "testimoniare la speranza cristiana oggi", è indispensabile che essa rimetta al centro della sua presenza le profezie della pace, della giustizia, della salvaguardia del creato, del dialogo ecumenico e tra le fedi.

Missione Oggi cercherà anche quest'anno di fornire chiavi di lettura di questi processi, collocandosi dal punto di vista delle vittime e all'interno del movimento per la pace, con un impegno speciale per le Chiese del Sud più impegnate coi poveri e nel dialogo interreligioso. Solleciteremo quindi l'impegno missionario di famiglie aperte al mondo.

Proveremo poi ad analizzare l'India, potenza economica e geopolitica emergente, e la realtà sociale della Palestina. Intersecando globale e locale, approfondiremo inoltre alcuni segnali di mutamento negli organismi finanziari internazionali (Banca mondiale e Fondo monetario), alcuni problemi in evoluzione, come la situazione sanitaria nell'Africa, alcune "forme di resistenza" poco note. E dedicheremo il Convegno annuale alla sovranità alimentare in Africa e in Europa.

Approfondiremo il rapporto tra etica ed ecologia, con particolare enfasi sulla questione energetica, e i modelli di sviluppo (approfittando del 40° anniversario della Populorum Progressio). Indagheremo la crescente militarizzazione della società e dei territori, che affianca la ricomparsa degli eserciti mercenari, il mescolarsi tra azione militare e intervento umanitario, la diffusione capillare di nuove basi, senza dimenticare la presenza dei cappellani nelle Forze armate. E continueremo a occuparci di "banche armate" con alcuni esempi di tesorerie e,  perché no, di diocesi e parrocchie disarmate .

Non dimenticheremo l'America latina, che sarà teatro della V Conferenza generale dell'episcopato cattolico, aprendo pure una finestra su teologia e diversità sessuale in quel continente.     

Infine manterremo al centro della nostra attenzione le relazioni tra mondo musulmano e Occidente (nelle loro dimensioni religiose, culturali e politiche), cercando di far conoscere l'Islam nella sua varietà e le esperienze di dialogo tra cristiani e musulmani.

Crediamo infatti che il problema non sia la fede, ma il fedele e come questi si comporta verso l'altro.



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