Fa molto pensare il disinteresse dei grandi organi di informazione sul dramma che tuttora si sta vivendo nella Repubblica Democratica del Congo. Pare che dopo l’arrivo delle truppe di Kabila a Kinshasa e l’uscita di scena di Mobutu, tutto sia tranquillo.
Poche notizie ogni tanto squarciano il muro del silenzio per ricordare che l’area dei Grandi Laghi è ancora scossa da conflitti che sembrano insanabili. C’è voluta la presa di posizione del papa a gennaio per ricordare che in Burundi si combatte una guerra sporca le cui vittime sono sempre le stesse: la povera gente. Nessuno parla più del Rwanda, dove un gruppo elitario detiene il potere senza che si intraveda uno spiraglio per una soluzione democratica. Amnesty International denuncia una serie infinita di...
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