Dal 27 gennaio al 13 febbraio 1979 si svolse a Puebla, in Messico, la III Conferenza dell’episcopato latinoamericano (Celam) sul tema: “L’evangelizzazione nel presente e nel futuro dell’America latina”. E se la II Conferenza, celebratasi a Medellín (Colombia), nel 1968, è considerata l’atto di nascita della Chiesa latinoamericana come “Chiesa fonte” e non più “riflesso” di quella europea, Puebla ne sancì il passaggio alla maggior età, consolidando una tradizione e un magistero autoctono forgiati nel crogiolo di un decennio di conflitti politici ed ecclesiali. Nonostante, infatti, le forti pressioni tanto delle oligarchie e dei regimi militari dell’America latina quanto dei settori conservatori delle istituzioni ecclesiatiche, locali e romane, Puebla confermò e in qualche caso formalizzò le scelte di undici anni prima, a favore dei poveri, della liberazione integrale e delle Comunità ecclesiali di base (Ceb), pur condannandone esclusivismi classisti e interpretazioni marxiste o in contrapposizione alla struttura gerarchica della Chiesa. Così Puebla costituisce una pietra miliare nel cammino della Chiesa latinoamericana, pur senza aver risolto le tensioni tra le sue diverse correnti e visioni, ripresentatesi nel 1992 a Santo Domingo, con un equilibrio più favorevole ai conservatori, ammorbiditesi ad Aparecida (Brasile), nel 2007, e ridefinitesi col pontificato di Francesco, primo papa latinoamericano. Con questo dossier, leggermente sfasato rispetto al quarantennale, “Missione Oggi” vuole non solo contribuire ad un’utile opera di memoria, ma anche illuminare l’origine di alcune tra le questioni al centro del dibattito ecclesiale di oggi.
