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Dimmi cosa fai la domenica e ti dirò...

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Non vogliamo scoprire l'acqua calda scrivendo che qualcuno ha calcolato che il consumo di energia si ridurrebbe del 14,28%  se di domenica ci si riposasse. Cioè, un settimo, così come Dio ci ha comandato di fare. Il giorno di riposo, per tanto tempo considerato dono di Dio, servirebbe appunto a creare uno spazio di benessere senza le consuete preoccupazioni del lavoro e del consumo che utilizzano le risorse della terra.

L'osservanza dello shabat o della domenica o del venerdì (juma) potrebbe essere un dono all'aria, alla terra e all'acqua che consumiamo negli altri sei giorni.

"Lavorerai per sei giorni, ma al settimo ti riposerai, è il giorno sacro del Signore tuo Dio", disse YHWH agli Israeliti sul monte Sinai (Es 31,15). Per tanti secoli gli ebrei hanno osservato meticolosamente questo comandamento. Alcuni proibiscono perfino di accendere il fuoco e vivono vicino alla sinagoga per non camminare più di quanto sia permesso dalle norme.

Per i primi cristiani il giorno del Signore è stato la domenica, a memoria della resurrezione di Gesù, considerato il giorno santo e tradizionalmente in quel primo giorno della settimana si sono evitate attività come lavoro, affari e spesa. Sebbene l'obbligo principale sia il servizio religioso, lo spirito dello shabat viene importato come spirito di gioia e di riposo.

Per i musulmani, il venerdì (juma) è sacro. Non santificano questo giorno dell'assemblea col riposo, perché Dio non si è riposato ed è presente in tutte le cose. Nel Corano è scritta la norma di recitare le preghiere a mezzogiorno, ma poi si ritorna al lavoro. In molti Paesi islamici juma è considerato un tempo per la carità, la famiglia e il godimento della vita.

Molti non praticanti e che non frequentano attività religiose prendono un giorno di riposo. Se tutti riducessero l'uso di veicoli, le spese, gli affari, il consumo dell'energia diminuirebbe di un settimo con meno inquinamento.

I leader religiosi si sono uniti nella battaglia contro il cambiamento climatico e per la salvaguardia del creato. Ma nella loro fretta per riciclare, ridurre e riutilizzare hanno trascurato la potenziale riduzione di inquinamento che potrebbe derivare dal fermarsi un giorno alla settimana.

La Chiesa anglicana di Inghilterra, con la campagna "Shrinking the footprint" (ridurre l'impronta ecologica, ndr), ha dato il via a una serie di inziative pratiche per diminuire del 40% le emissioni di anidride carbonica, prima del 2050 ("The 40% Church").  L'ecologia è una questione di giustizia, non è più un'opzione, anzi è fondamentale per il cristiano. La conversione è passare dal consumo di ciò che Dio ha creato alla comunione con la creazione.

Mons. Gérard Defois, vescovo di Lille, in Francia,  in uno dei suoi editoriali sulla rivista diocesana, ha scritto: "Dimmi che cosa fai la domenica e ti dirò quali sono i tuoi valori, le tue convinzioni, la tua fede".

Le tre religioni monoteistiche, ognuna nella propria tradizione, hanno tesori preziosi per la salvaguardia del creato: riposo al settimo giorno, meno inquinamento, più benessere per tutti.



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