CAMMINI DEL DIALOGO ISLAMO-CRISTIANO
Uno dei punti programmatici di M.O. per il 2001 diceva: “Riteniamo che lo straniero sia il banco di prova delle nostre democrazie e anche delle nostre comunità cristiane. Vogliamo, perciò, intensificare le attenzioni della rivista perché la sua presenza diventi un’occasione per riprogettare le nostre società e per convertirci alla fraternità”.
Il dialogo con i musulmani immigrati è una dimensione fondamentale di questa “riprogettazione” e “conversione”. Lo affrontiamo offrendo soprattutto esperienze: ci sembra questo l’approccio più valido per parlare di un incontro inedito, che richiede un’adeguata mentalità, in gran parte ancora da acquisire.
Il Dossier inizia con il percorso storico dell’incontro con i musulmani della chiesa di Lione e prosegue documentando il cammino iniziale della chiesa di Treviso: un interessante lavoro di ricerca condotto da alcuni sacerdoti e un’esperienza di incontro popolare.
Chiude la testimonianza di Pierre Claverie, vescovo della chiesa d’Algeria, la “chiesa della relazione con l’altro”. Convinto che non esiste umanità se non “al plurale”, Claverie ci indica la strada da percorrere:
“È nell’affrontare gli stessi problemi e le comuni sfide quotidiane che impareremo a vivere insieme e troveremo le parole per parlarci”.