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BURUNDI: LA STRADA GIUSTA È STARE CON I POVERI

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Esame di coscienza di un missionario in Burundi.  Che ne pensano i nostri amici, particolarmente quanti vi hanno lavorato e quanti sono in contatto con la realtà del paese? Mi è facile lanciare degli anatemi contro una chiesa che si vanta delle sue realizzazioni visibili, ma so che dovrebbe cambiare anche il mio personale modo di evangelizzare. La nonviolenza del Signore è difficile da accettare in una situazione tanto disumana, ma altra violenza non farebbe che provocare dei danni sproporzionati. Dopo ventisei anni di assenza, dal gennaio ’97 sono ritornato in Burundi per essere fedele alla chiamata di Dio e alla gente in mezzo alla quale ho cominciato la mia attività missionaria nel 1966.   Sono venuto per essere con loro in un tempo di tribolazione.   Ci...

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