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ACTEAL, CHIAPAS… NATALE ALL’INFERNO

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Sono appena usciti tre libri sul Chiapas: dalla strage di Acteal alle testimonianze raccolte dalla Commissione civile internazionale, alla scuola nelle comunità di resistenza. Un’occasione per approfondire.

ACTEAL, CHIAPAS… NATALE ALL’INFERNO

  • Massari Editore, 1998 - pp 96, Lit 28.000

Abbiamo dovuto scrivere questo libro per tutti coloro che non hanno visto i vostri occhi e non hanno ascoltato le vostre parole. Abbiamo dovuto farlo perché il terrore che ci avete trasmesso e l’orrore che abbiamo sentito non rimanesse nei nostri cuori, ma arrivasse alla coscienza collettiva. Con queste parole esordiscono Marta Durán e Massimo Boldrini, autori di Acteal: Navidad en el infierno.

Il breve testo di cronache e testimonianze che presentiamo ai lettori mostra, in modo scarno, il contrario di quello che il regime di destra di Ernesto Zedillo e dei militari vorrebbero fosse divulgato sulla strage del 22 dicembre ’97. Gli autori non cercano di porsi come osservatori distanti in cerca di oggettività. L’oggettività non esiste. Quindi, si tratta di prendere posizione in favore dei più umili del Messico: gli indigeni.

A.G.


DOSSIER CHIAPAS

Documenti e testimoniane raccolte dalla Commissione civile internazionale di osservazione dei diritti umani - pp 224, Lit.12.000.

Lo sgomento per la strage di Acteal (22 dicembre ’97) ha indotto numerosi gruppi della società civile a cercare di raccogliere informazioni in maniera diretta. Così è nata la Commissione, composta da 210 persone di 11 paesi, rappresentanti una vasta gamma di settori sociali: ong, sindacati, università, partiti politici, settori della chiesa cattolica, giornalisti e intellettuali.

Questa è la cronaca del loro “viaggio all’inferno” (16/28 febbraio ’98). Giorno dopo giorno, le parole si accumulano in 224 pagine scritte nottetempo e con ritmo frenetico. I lettori noteranno una ripetizione quasi ossessiva nelle denunce raccolte: dalle intimidazioni agli assassinii per mano dei paramilitari. Ne emerge un quadro agghiacciante della situazione in Chiapas; un quadro molto diverso da quello che il governo sta affannosamente cercando di dipingere nei consessi internazionali. Da non perdere.

A.G.


SEMILLITA DEL SOL, La scuola nel Chiapas ribelle

  • La Piccola Editrice - pp 116, Lit. 20.000

La creazione di una parola libera, in cui memoria e sogno, passato e futuro, America e Europa, non si contrappongono, ma si tengono per mano: è questo, in sostanza, l’obiettivo di Semillita del Sol (Il semino del sole), un’esperienza educativa dal carattere sperimentale nata all’indomani della sollevazione armata dell’Esercito zapatista di liberazione nazionale (1° gennaio 1994).

Il libro, che è curato dal Consolato Ribelle del Messico – Brescia (e-mail: ezlnbsit@tin.it) e ha bellissime foto di Isabella Balena e Massimo Boldrini, offre uno scorcio davvero d’eccezione delle comunità zapatiste di San José del Río, di Nuevo Guadalupe Tepeyac e di La Realidad.

Come potrà mai essere la scuola di chi rifiuta la lezione delle cose, il monologo dell’ordine costituito? E da dove dovranno mai arrivare gli educatori di tale scuola?

È la materia di queste pagine, appassionata testimonianza di un incontro, anzi di molti incontri.

A.G.



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