Una recente iniziativa del Movimento Nonviolento e Pax Christi è indirizzata a dare un segno concreto di opposizione alla guerra e al riarmo nel nostro paese. La proposta è una nuova forma di obiezione di coscienza, esattamente a 50 anni dall' entrata in vigore della legge che istituiva e normava questa forma di partecipazione civile: dichiararsi obiettori alla guerra!
Forse non tutti sanno che la leva obbligatoria nel nostro Paese è solo sospesa e che tale sospensione resta a discrezione del potere esecutivo di Governo. Le due organizzazioni propongono di sottoscrivere una "dichiarazione di obiezione", da indirizzare al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, nella quale chi fosse interessato dichiarare di non essere "disponibili in alcun modo a nessuna chiamata alle armi”. Argomentando come "In Ucraina, in Russia, in Europa, in Italia, chi rifiuta le armi parla un’unica lingua, quella della pace" e come "Tutte le guerre hanno lo stesso volto di morte, in Ucraina come in Afghanistan, nello Yemen come in Siria" laddove "Torti e ragioni, aggressori e aggrediti, si mescolano e precipitano insieme nel baratro". Di conseguenza, conclude il documento "Per fermare la guerra bisogna non farla.
Per cessare il fuoco bisogna non sparare. È questo il senso profondo dell’obiezione di coscienza: difendere la vita, la libertà, la giustizia, con la nonviolenza che è vita, libertà, giustizia".
Il testo della Dichiarazione di Obiezione e l'articolo che ne illustra obbiettivi e dettagli si può scaricare a questo link:
https://www.azionenonviolenta.it/obiezione-di-coscienza-alla-guerra-una-campagna-coordinata-dal-movimento-nonviolento/
Per informazioni e adesioni:
obiezioneallaguerra@nonviolenti.org
