In occasione del Giubileo della misericordia, il corso residenziale di Aggiornamento Teologico Presbiteri 2016 intende offrire ai sacerdoti della nostra regione (e a tutti coloro che ne sono interessati) un’opportunità per riflettere sul tema della misericordia, in particolare sulla sua relazione col ministero presbiterale.
Nella bolla d’indizione del Giubileo, papa Francesco afferma che ogni cristiano è chiamato a fare della misericordia il proprio stile di vita, dal momento che lui per primo ha fatto esperienza della misericordia del Padre (cf. MV 9).
Ma cosa significa questo per il prete, per la sua vita, per il suo ministero?
Il corso si prefigge, innanzitutto, di fornire un inquadramento biblico e teologico della nozione di misericordia, una categoria che, se da una parte rappresenta la sintesi della fede cristiana (cf. MV 1), dall’altra non sempre è stata oggetto della riflessione teologica. In un secondo momento, il corso considererà due occasioni nelle quali il presbitero è ministro di misericordia: la celebrazione del sacramento della riconciliazione e l’esercizio della carità.
Ma il prete non è solo «dispensatore» della misericordia. È innanzitutto bisognoso di misericordia.
Come ogni discepolo di Gesù, anche lui, infatti, aspetta di ricevere sulle sue ferite l’olio della consolazione e il vino della speranza (cf. Prefazio comune VIII). Quali cammini umani e spirituali possono essergli d’aiuto?
In una tavola rotonda, verranno proposte alcune esperienze, nelle quali l’accompagnamento psicologico, la vita fraterna e la vicinanza agli ultimi sono stati per alcuni il luogo concreto in cui fare esperienza di misericordia. Il corso, infine, si soffermerà sulla sfida che oggi ogni pastore, insieme alla sua comunità, è chiamato ad accogliere: quella di costruire una Chiesa che sia «segno vivo dell’amore del Padre» (MV 4).
