“Grido della terra e lotta di liberazione. La resistenza contro l'etnocidio e l'ecocidio nell'Amazzonia planetaria” è il titolo del libro di Giuseppe Deiana, presentato mercoledì 12 febbraio presso i Missionari Saveriani dall’Autore in dialogo con d. Gabriele Scalmana, responsabile della Pastorale del creato della diocesi di Brescia, Mauro Castagnaro, redattore di “Missione Oggi” Anselmo Palini, docente e saggista di Storia contemporanea.
Proprio nel giorno di uscita dell’esortazione apostolica postsinodale “Querida Amazonia”, è stata raccontata una foresta che è il cuore della biodiversità ma anche di 350 gruppi etnici che la abitano: popoli, culture e lingue differenti, che vivono l’Amazzonia sia nella foresta sia nelle città e che, insieme alla loro terra, si trovano a vivere – meglio sarebbe dire subire – il capitalismo più selvaggio e predatorio, tanto verso la natura quanto verso i popoli che la abitano.
È così che Autore e relatori, dialogando attorno al testo, hanno dato voce all’Amazzonia e al durissimo attacco che sta subendo, dando però contestualmente grande risalto ai Giusti della foresta, “uomini e donne appassionati impegnati a difendere la dignità umana in stretto rapporto con l’impegno concreto per la salvezza della terra, sul sentiero della cosiddetta ecologia integrale” (Palini). Da Erwin Kräutler, vescovo emerito della Prelatura dello Xingu, a p. Salvatore Deiana e sr. Doroty Stang, uccisi rispettivamente nel 1987 e nel 2005; da Chico Méndez, sindacalista assassinato nel 1988 a Berta Cáceres, ambientalista dell’Honduras assassinata nel 2016.
Nel solco della “Laudato si’” e in generale del magistero di papa Francesco, prendersi cura della terra e dell’umanità, trovare un equilibrio che includa sostenibilità e responsabilità, pare pertanto l’unica strada percorribile, non solo per i cristiani e gli uomini di buona volontà, ma per ogni singolo abitante di Madre Terra.
