Skip to main content

CONGO RD / LE DIECI VITTORIE DELL’OPPOSIZIONE PACIFICA

Condividi su

Il 12 marzo 2018 il Comitato laico di coordinamento (Clc) ha emanato un comunicato dal titolo “Noi andremo fino in fondo”. È una valutazione delle azioni compiute in dieci punti che indicano il cammino fatto, le vittorie ottenute e le prospettive.

La prima vittoria è quella sulla paura. C’è voluto del coraggio per rimettersi in piedi e gridare che il popolo non accetta più il modo inumano di governare il paese.

La seconda vittoria è il trasferimento della paura dal campo dei manifestanti pacifici al campo dei capi politici, dei capi militari e delle forze di polizia. La loro reazione violenta ha dimostrato tutta la loro fragilità e incapacità di trovare soluzioni diverse.

La terza vittoria è lo svelamento dell’esistenza di divisioni in seno ai poteri forti e della lotta fra i diversi candidati alla successione. Queste divisioni sono più visibili in seno dell’esercito, alla polizia e ai servizi di sicurezza, soprattutto nel momento di affrontare i manifestanti pacifici.

La quarta vittoria è l’aver messo a nudo un regime dittatoriale, nascosto dietro una democrazia di facciata. Per tenersi in piedi, il regime cerca di manipolare i giovani dei quartieri poveri spingendoli a manifestazioni violente per offrire al regime l’opportunità di rimanere in vita qualche giorno in più.

La quinta vittoria sono le prospettive politiche che si stanno delineando sulla base della capacità effettiva del potere di assicurare gli interessi degli uni e degli altri, al punto che sarebbe allo studio la possibilità di negoziare un’uscita en douceur (dolce) dalla crisi.

La sesta vittoria consiste nell’adesione massiccia di donne e uomini congolesi alla mobilitazione del Clc. Donne e uomini, giovani e anziani di tutte le confessioni religiose, organizzazioni sociali, professionali e politiche, insomma la società civile, nella capitale e in provincia, ma anche nella diaspora, stanno manifestando la volontà di costruire un Congo RD più bello e giusto.

La settima vittoria è una Chiesa finalmente “in piedi”, i cui pastori sono costantemente in ascolto della miseria del popolo, decidendo di accompagnarlo in maniera profetica e non neutrale. La condivisione nei momenti difficili della repressione dimostra che questa Chiesa è davvero diventata “famiglia di Dio” che stupisce per la sua capacità di dialogo ecumenico e interreligioso, ma anche tra clero e laicato.

L’ottava vittoria è la speranza ostinata, che continua a impegnare le persone, rifiutando i numerosi tentativi di manipolazione e di divisione. La forza della nonviolenza, sostenuta dalla preghiera, anima i partecipanti ed è la spiritualità sta alla base dell’impegno.

La nona vittoria sono gli eroi della democrazia, morti e vivi, quelli che chiedono più partecipazione per non cadere nella trappola di una nuova dittatura.

La decima vittoria è il sogno comune che il popolo oggi condivide. Il sogno di una libertà che permetta di scegliere i propri dirigenti; il sogno di un’economia di comunione e solidarietà con lo sviluppo di idee e pensieri cari al popolo.

Tutte queste “vittorie” esigono la continuità della mobilitazione generale, attualmente scandita settimanalmente ogni giovedì dal suono delle campane alle ore 21.00, insieme con il rumore delle pentole, dei fischietti e dei clacson. È importante anche continuare la formazione alla nonviolenza evangelica attiva, insieme con l’organizzazione di momenti di preghiera, incontri e ritiri per farsi carico della “croce” di questo popolo, come la partecipazione alla messa dei martiri della manifestazione del 25 febbraio, il prossimo venerdì 16 marzo, alle ore 10 nella cattedrale di Kinshasa. Sono importanti anche azioni di carattere diplomatico.



Articoli correlati



Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito