Una nuova visione dell’Islam
Il professor Francesco Zannini è stato invitato a parlare ai presbiteri sull’Islam, in particolare sul “documento di Abu Dhabi”, sulla Fratellanza umana, firmato da Papa Francesco e dall’Imam di Al-Ahzhar Ahmed Al Tayyeb. Zannini è stato per lunghi anni insegnante di “Islamologia” al PISAI, ora all’università LUMSA di Roma, è un ex saveriano. Dopo gli studi di islamologia al Cairo, è convolato a liete nozze con una signora bengalese.
Nel suo intervento, ci ha detto che il documento di Abu Dhabi è un passo in avanti nel dialogo fra il cattolicesimo e l’Islam, dopo diversi decenni di stallo. Il mondo occidentale, in particolare l’Italia, ha una visione distorta dell’Islam e dunque anche dei fratelli islamici che oggi sono in mezzo a noi come immigrati. E questo perché ci fermiamo alle immagini di violenza, degli attentati commessi da estremisti in varie parti del mondo occidentale. Ma questa immagine può essere modificata per avere un migliore approccio al mondo musulmano, tenendo conto che questi fatti sono il frutto di una frangia estremista condannata anche dalla maggior parte dei musulmani. Zannini ha cercato di mostrare che il Corano e la storia del mondo musulmano sono segnati da un messaggio di pace e di rispetto delle altre religioni. Se è vero che ci sono gruppi estremisti che commettono fatti abominevoli, è anche vero che sono una minoranza in cui, la maggior parte dei musulmani non si identifica; anzi sono considerati come eretici.
Il nostro compito, dopo questo documento, è allargare il dialogo con i nostri fratelli musulmani e instaurare relazioni di fiducia e di rispetto reciproco. Nelle nostre città, in particolare ad Ancona, il dialogo fra cristiani e musulmani è all’inizio, ma sta appianando molteplici pregiudizi e fa diminuire la diffidenza reciproca. Si cerca di organizzare incontri con le moschee, su temi specifici che ci permettono di abbattere i muri di paura e di diffidenza. Il professor Zannini ha parlato anche alla città e il teatro dove si è svolto l’incontro era pieno di gente.