Una giornata speciale, Festa dei parenti tra incontri e ricordi
Domenica 19 aprile a San Cristo si è svolta la tradizionale festa dei famigliari dei saveriani bresciani. Hanno partecipato anche i famigliari di alcuni missionari che lavorano nella comunità di Brescia. Nonostante il cielo non fosse troppo sereno, il clima dell'incontro era improntato alla cordialità e all'amicizia, com'è tipico delle persone che si conoscono da anni e che condividono un grande tesoro: la missione.
Le lettere dei missionari
In chiesa, dopo il cordiale e simpatico saluto del rettore p. Mario Menin, ha preso la parola p. Marcello, direttore di "Missionari Saveriani", per dare notizie sui confratelli bresciani in terra di missione, leggendo brani delle loro lettere inviate per l'occasione. È stato un momento gradito e commovente, perché i ricordi si accavallano e la nostalgia fa capolino.
La Messa ha avuto la gradita presenza di p. Tonino Manzotti, fresco reduce del Congo dove è stato uno dei primi missionari, vivendo anche i momenti drammatici della prigionia nel 1964. La liturgia è stata accompagnata dall'organo e dalla chitarra del "clan Loda". L'omelia di p. Mario Menin, con sentite e profonde parole, ci ha accompagnati nella comprensione delle letture e del senso cristiano di questa giornata speciale.
Storie antiche e cordialità
Il chiostro era adornato con cinque nuovi pannelli. Tre raccontano la storia di San Cristo, lunga cinque secoli, dai gesuati fino ai nostri giorni, passando per i francescani e il seminario di mons. Capretti. Altri due illustrano la vita del fondatore beato Conforti e le missioni dei saveriani.
Il pranzo è stato servito con buone pietanze, vini genuini e tanta cordialità. Come sempre, p. Romano e le cuoche hanno offerto il meglio. La proiezione di un video sul servo di Dio p. Pietro Uccelli ha creato un clima di sentita partecipazione. Padre Uccelli, figura straordinaria di missionario e sacerdote, ha saputo diffondere con tanta dedizione la parola del Signore, accompagnandola con gesti di carità semplice e profonda, che il Signore ha benedetto con grazie speciali.
Per motivi di salute, prime Comunioni e mancanza di accompagnatori..., alcune famiglie non hanno potuto allietare con la loro presenza la nostra giornata. Tutti ne abbiamo sentito la mancanza. Alla fine, il sole ha voluto salutare i cari famigliari con l'augurio sincero di ritrovarci più spesso, anche per occasioni meno ufficiali.