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Un progetto di Conversione

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Se dovessi arrischiare alcune . priorità nel lavoro e nella vita di chi prende parte a questo processo di conversione del Giubileo, vorrei sottolineare che:

1. Il Giubileo è un cammino di spiritualità. Non dobbiamo dare l'impressione che sia solo un pacchetto di attività, cadutoci tra capo e collo. E una proposta sabbatica di vita e di liberazione, di cui noi, in primo luogo, dobbiamo dare testimonianza.

2. Ci fa una proposta radicale di passaggio da un modo di vita ad un altro: da una vita basata sulla priorità e sugli egoismi strutturati, ad un'organizzazione comunitaria della vita e dei beni. Con chiare implicazioni e scelte non indifferenti tanto nella vita di tutti i giorni nella sua dimensione domestica, quanto in campo economico, politico e sociale.

3. Esige un'attitudine profetica, chiede spoliazione e coraggio. Dobbiamo essere ecumenici e contribuire all'unità della Chiesa, in primo luogo della nostra. Ma esiste unità solo sulla base della verità e della giustizia. Un Giubileo che fosse connivente con ambizioni di potere e atteggiamenti autoritari, fuori e dentro la Chiesa, sarebbe una farsa che offende Dio e inganna i poveri che promette di liberare.

4. Ci dà appuntamento nella casa dell'altro. Questo incontro può assumere le forme più diverse. Il Consiglio mondiale delle Chiese sta proponendo - come progetto alternativo a quello dei pellegrinaggi tradizionali - pellegrinaggi dai propri templi alle comunità degli altri. E un progetto di incontro di comunità e di gruppi con differenti espressioni della stessa fede. Un atto di riconoscimento che lo Spirito di Dio si rivela, più che nei luoghi sacri della storia, nelle comunità dei fratelli e sorelle che lo cercano.

Si vada dunque a Gerusalemme, a Betlemme o ovunque ci siano tracce di una storia di fedeltà all'Evangelo, ma, più ancora, si cerchino comunità vive che, anche se con diversi accenti, testimoniano oggi, spesso a costo della vita, la fede e l'attesa del Regno.

O aiutiamo i cristiani a vivere la fede a partire dall'altro e dal differente, o quasi nulla di nuovo vedremo accadere in questo Giubileo. Partiamo, dunque, da qui e cominciamo a porre le condizioni perché questo accada.

Marcello Barros



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