Sabato 1° luglio abbiamo vissuto un momento di gioia missionaria. P. Diego Pirani ha organizzato, come consuetudine, un incontro di animazione missionaria nella comunità saveriana di Ancona. Lo definiamo BAR, perché al momento dell’ascolto di una testimonianza segue anche il piacevole buffet con i cibi legati all’ambiente e alla nazione di cui si è parlato.
Questa volta, era all’onore delle cronache il Bangladesh con la testimonianza di p. Sergio Targa, Procuratore della congregazione a Roma. La sua testimonianza è stata molto bella e ricca di contenuti perché ha fatto conoscere un modo nuovo di vivere la missione in un paese al 99% musulmano. Il Bangladesh è un Paese che faceva parte del grande Pakistan ma, dopo una sanguinosa guerra di secessione, è diventato indipendente. In questo contesto, i Saveriani esercitano il loro servizio missionario più nell’ambito sociale che nelle parrocchie.
P. Sergio ha parlato ai presenti del suo modo di testimoniare la carità in questo ambiente. Ha costituito un’equipe con due donne e insieme a loro seguono alcune ragazze, adolescenti in particolare, per aiutarle ad inserirsi nella società bengalese con i loro diritti e competenze. P. Sergio ha parlato a lungo del problema delle donne che sono convolate a nozze in giovane età. Quella dei matrimoni precoci è una piaga del mondo bengalese e asiatico in generale.
Il passo successivo di p. Sergio è stata la fondazione di una scuola dove accogliere queste ragazze. Anche l’istruzione, infatti, è importante per raggiungere un livello dignitoso di vita e di rispetto. Ma il compito più delicato dell’équipe rimane quello di evitare che le ragazze siano date in sposa ancora prima di aver finito il ciclo scolastico.
La testimonianza di p. Sergio ha suscitato tante domande che molti dei presenti gli hanno posto per avere chiarimenti. Poi, è seguito un buffet a base di cibi bengalesi dove il riso abbondava. È infatti il pane quotidiano di tutta la popolazione bengalese. Ringraziamo p. Sergio e anche tutti gli altri amici bengalesi che sono intervenuti. Arrivederci al prossimo incontro… missionario!
