Caro direttore:
Mi sarebbe gradito ricevere il vostro giornale sulle Missioni Saveriane, delle quali recentemente ho avuto modo di approfondire la conoscenza attraverso la lettura della biografia del mio concittadino il beato Guido Maria Conforti.
Il Signore sia con voi.
Potreste mandarci il vostro giornale? Quali sono gli estremi per contribuire? Dove versare il contributo? Qual’è il numero del c/c postale?
Grazie! Cordialmente,
- Luvi, Addis Abeba, Etiopia.
Chiedo di poter ricevere il vostro giornale. Ringrazio.
Stimati Missionari Saveriani,
vorrei inviarvi un'offerta tramite assegno, ma non so a chi intestarlo. Vi chiedo quindi di darmi le informazioni esatte per poterlo fare in modo corretto. Grazie.
Carissimi,
Grazie di cuore a Stefano, Luvi, Redenta, Ausilia e a tutte quelle persone che ci seguono così da vicino da richiederci di ricevere il giornale Missionari Saveriani. Queste vostre richieste ci incoraggiano a proseguire nel nostro lavoro: condividere con tutti voi le gioie e le sofferenze dello stesso ideale missionario. Benvenuti, dunque! Ricevendo il giornale, fatelo conoscere anche ad altri vostri amici e conoscenti.
Per ricevere il giornale non occorre versare una quota fissa di abbonamento. Un contributo per sostenere le inevitabili spese, di stampa e di posta, è certamente gradito. Molti lettori e lettrici desiderano, inoltre, sostenere le attività dei saveriani nel mondo. Ogni mese, assieme al giornale, viene spedito il Conto corrente postale per facilitare i lettori nei versamenti.
E se non trovo più il foglio del C/cp? Basta guardare nell’ultima pagina del vostro giornale: sotto l’indirizzo della comunità saveriana, si trova il numero esatto del C/cp da utilizzare. Per contribuire alla realizzazione dei "piccoli progetti" presentati nel giornale, oltre al C/cp sopra indicato, si può fare uso del numero 00204438. Comunque, è sempre bene specificare sempre l’intenzione dell’offerente, per aiutarci a rispettare i vostri desideri. Per chi, come la signora Ausilia, desiderasse utilizzare un assegno, questo va intestato a "Missionari Saveriani" e indirizzo, come è scritto nell’ultima pagina del giornale che ricevete.
Permettete un’ultima considerazione, a proposito di quanto scrive l’amico di Parma. Essere "concittadino" del beato Conforti, fondatore dei Saveriani, non è da tutti: è un privilegio dei parmensi. Ma dato che una grande intuizione del Conforti era "Fare del mondo una sola Famiglia", allora, al di là della cittadinanza, tutti possiamo sentirci legati nella stessa familiarità. Fa piacere che Stefano voglia conoscere di più le Missioni Saveriane perché ha letto la biografia del beato Conforti. Altri, che da tempo hanno conosciuto i saveriani, vorranno conoscere anche il loro geniale Fondatore.
A proposito, di biografie del Conforti ce ne sono varie - lunghe e brevi, ma tutte interessanti - e possono essere richieste direttamente al giornale o alla Libreria dei Popoli, al nostro indirizzo di Via Piamarta, 9 - Brescia. Il 5 novembre, anniversario della sua morte (avvenuta nel 1931) è la festa del beato Conforti. Fatevi un regalo di spiritualità missionaria, con un libro per conoscere meglio la vita e il pensiero di questo grande vescovo della missione moderna.
AUGURI DI BUON LAVORO!
Caro p. Marcello, ti auguro un "buon lavoro" in questo nuovo impegno come direttore del giornale Missionari Saveriani. Un impegno in più, che si aggiunge ai tanti che già stai svolgendo. Solo agli oziosi non conviene chiedere di fare qualcosa di più.
Caro fratello, cordiali auguri per il tuo lavoro che, credo, non sarà poco. Ma, intanto che si hanno energie, è bene impegnarle tutte, dato che la vita è breve. Perciò bisogna darci sotto più che sia possibile, perché non c’è tempo da perdere: "neminem per viam salutaveritis" ("non salutate nessuno per strada") ha anche questo significato. Ad ogni modo, credo che sarai capace di adattarti alle caratteristiche del giornale e alle esigenze dei tanti lettori.
Carissimi:
Fa piacere ricevere auguri di "buon lavoro", specialmente quando provengono da fratelli ed amici che non si limitano alle buone parole, ma collaborano attivamente e regolarmente affinché il giornale sia ricco di informazioni, profondo nei contenuti.
Gli auguri, accompagnati dalle preghiere e dalla simpatia, aiutano a "sopportare il peso del giorno", per quelle poche ore che ci è dato di "lavorare nella sua vigna".
