Se vuoi il bene, bussa alla porta
Mi servo della frase di Tagore, poeta bengalese, per descrivere in sintesi la figura di Lucio. Nel suo cammino, ha incontrato tanta gente, la porta del suo cuore era sempre aperta; non ha mai chiuso la porta a nessuno.
Sapeva dare coraggio e, con semplici parole, ti consegnava nelle mani la gioia di ricominciare e di guardare in avanti. Lucio nella sua esistenza ha mostrato il suo volto umano. Nella sua semplicità e umanità ha mostrato che l’amore non ha né confini, né barriere. È stato l’uomo dell’accoglienza, della piazza, della convivialità, della bontà e dell’ascolto. Ringrazio Dio di averlo incontrato, nel tempo trascorso come animatore nella casa saveriana di Salerno. Era una gioia rivederlo al ritorno dal Bangladesh; era desideroso di sapere come andava l’impegno in missione. La sua vicinanza era visibile e concreta, un uomo di poche parole, ma di tanti gesti d’amore, di bontà e di altruismo. La sua fede in Dio era forte, concreta, vissuta e testimoniata senza tante chiacchiere. Non era una fede rinchiusa in sacrestia, ma trovava forza nella preghiera e nell’Eucarestia, da cui partiva la sua gioia di vivere con le braccia aperte verso l’altro.
È sempre bello incontrare persone che sanno vivere la fede nella piena umanità, donando agli altri la gioia e la bellezza di essere amati da Dio. Grazie Lucio per tutto, grazie per averti incontrato. Ti porterò sempre nel mio cuore in Bangladesh. Mi accompagnerai e, insieme, andremo a dire a tutti che Dio ci ama di amore infinito!
Dammi il supremo coraggio dell’Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo…
Dammi la suprema certezza nell’amore,
e dell’amore, questa è la mia preghiera…
Dammi la forza di amare
sempre e ad ogni costo.
Rabindranath Tagore