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Per capire a che punto siamo

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Padre Rosario Giannattasio, superiore dei saveriani in Italia, è venuto a Zelarino per stare due giorni con noi qui residenti. Accolti familiarmente dal padre guardiano, abbiamo passato la mattinata di giovedì 15 gennaio presso i cappuccini di Mestre, per riflettere sulla nostra vita comunitaria nel contesto di un ritiro spirituale.

Nel pomeriggio p. Rosario ha presieduto l’incontro mensile di preghiera per le vocazioni e per le missioni del Gruppo amici missionari saveriani (Gams). Ha presentato la situazione dei missionari saveriani in Italia e nel mondo:

“È un po’ come il clima in questi ultimi anni, con primavera e autunno quasi in contemporanea, senza demarcazioni precise”, ha detto p. Rosario in una battuta iniziale.

Giovani vocazioni e anziani sofferenti

Segno di autunno è la diminuzione del numero dei membri della congregazione, determinata in particolare dal crollo delle vocazioni (e delle nascite!) in Italia. Allo stesso tempo sono segnali di primavera i 66 giovani saveriani, studenti di teologia, che provengono dalle nostre missioni. A Parma ce ne sono 18, provenienti da otto nazioni diverse.

Segnale di autunno è il “Quarto piano” della casa madre saveriana di Parma, che accoglie missionari malati e non autosufficienti, di ritorno dalla missione. Segno di primavera è la cura amorosa riservata a queste persone e un certo numero di volontari che vengono a tener loro compagnia, ad accompagnarli in una passeggiata o semplicemente ad ascoltare le ripetute storie delle loro avventure di missione.

Nuove missioni e impegni

Altro segnale di primavera è l’apertura di due nuove missioni in Thailandia, una a Bangkok e una al nord ovest, tra profughi da nazioni vicine che trovano difficoltà di integrazione. Anche nella repubblica democra​tica del Congo abbiamo aperto una nuova missione a Kindu. Naturalmente si assottiglia il numero di presenze nelle missioni di antica data, specialmente perché è aumentato il clero locale, cui sono affidate le parrocchie.

Segno di primavera è anche il formarsi in varie case di gruppi di “laici saveriani” per un aiuto alle attività di animazione missionaria e disposti anche a recarsi in missione. Il carisma di san Guido Conforti non è destinato a morire, ma a svilupparsi sotto forme nuove e internazionali.

Un invito a Parma

Segno di primavera è la riapertura del museo d’arte cinese ed etnografico, che attira l’attenzione di gruppi e scolaresche; in coincidenza con l’EXPO di Milano, ha organizzato “Expo-niamo anche noi”, una mostra sul cibo nelle diverse culture.

P. Rosario ha suggerito un pellegrinaggio-gita a Parma alla casa madre dei saveriani e al santuario san Guido Conforti, per respirare lo spirito del santo fondatore, visitare le memorie Confortiate e la mostra sul cibo.

Un breve momento conviviale ha offerto ai presenti l’occasione per chiedere a p. Rosario ulteriori chiarimento e porgergli un cordiale saluto.



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