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Nel cuore della Pasqua abbiamo ascoltato queste parole: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13). Gesù ci chiama amici e ci dice che la sua Pasqua è prendersi cura di qualcuno. Così, sull’esempio di Gesù anche noi missionari e amici della comunità di Tavernerio ci siamo presi cura gli uni degli altri. Ecco qualche esempio.

La confessione è il tempo per eccellenza di incontro con l’amore di Gesù e, nella settimana santa, lo abbiamo vissuto con i cristiani delle parrocchie vicine. Una signora apre il cuore sulla sua missione: “Padre, io sono anziana, non posso più fare nulla, posso solo pregare Dio. Parlo di Dio ai miei figli e ai miei nipoti, li invito a pregare, ad amare e a ricordarsi di andare a Messa”.

La preghiera comunitaria. Ogni mattina, la comunità saveriana di Tavernerio si riunisce alle 7.30 per l’Eucaristia. Il giovedì sera c’è l’adorazione e il venerdì la via Crucis. La porta è sempre aperta e diversi amici, nel rispetto delle norme, si uniscono alla comunità per pregare. È il nostro modo per fare di Cristo il cuore del mondo.

La malattia di un’amica, Marilena, diventa occasione per unirci in una preghiera comune via web: rosario tutte le sere alle 21, Adorazione Eucaristica il giovedì, Lectio divina il venerdì animata dai missionari, sempre via internet. “Dal profondo, a te grido o Signore (Sal 130,1). Signore fa che Marilena guarisca, te la affidiamo nelle nostre preghiere e ti ringraziamo perché tu ascolti la nostra supplica”. E così piano piano l’amore di Dio si fa strada nei nostri cuori, nei cuori dei familiari di Marilena che, progressivamente, ritrova la salute.

I sogni dei giovani per l’estate. I giovani sognano di andare in missione, in una parrocchia di periferia di Napoli o di Salerno per organizzare attività per i bambini, insieme ai giovani che troveranno là. I giovani sognano la compagnia con il Signore nel silenzio. I giovani sognano un mondo nuovo nella bellezza del creato o nella contemplazione di un’opera d’arte. Dove per noi sognare vuol dire vivere. Ed è così che la Parola di Gesù si fa strada nella nostra comunità, tra le nostre case. Ci aiuta a guarire interiormente, dopo mesi di prove e di lutti. È il trionfo della vita.



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