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P. Guarnieri: Mamma, il Brasile m’aspetta!

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Con gioia sono tornato in missione

In Italia ho partecipato a un corso intensivo per formatori all’università salesiana di Roma. Eravamo 85 partecipanti tra suore, sacerdoti e consacrati di 30 congregazioni, provenienti da tutto il mondo. Ringrazio il Signore per questa opportunità che mi ha dato, per gli insegnamenti ricevuti che ho cercato di interiorizzare e anche per il tempo che mi ha regalato qui a Cremona, dopo cinque anni di vita missionaria in Brasile.

Un periodo interessante

È stata un’esperienza lunga tre mesi, vissuta tra studio, riflessione, laboratori nei gruppi e ricerca personale. Abbiamo approfondito quattro realtà importanti:

  • la direzione spirituale che serve per entrare nel mistero del cuore di Dio e per migliorare la propria vita;
  • la presenza dell’équipe formativa nei seminari per rendere più efficace la proposta educativa;
  • la presenza della vita consacrata, che è una ricchezza spirituale e carismatica anche per le chiese diocesane;
  • infine, abbiamo analizzato il progetto personale di vita, che richiede un lavoro paziente e quotidiano su se stessi.

È stata un’opportunità di crescita nella propria identità di battezzati, discepoli e missionari del vangelo. Tutto mi è servito per vedere e approfondire la presenza dello Spirito di Dio nella mia storia vocazionale. Al tempo stesso, sento l’esigenza di impegnarmi di più e meglio nel cammino di formazione mia personale e altrui.

I giovani brasiliani sono generosi

In questo mio primo periodo di vita missionaria in Brasile, ho cercato di trasmettere la mia gioia di essere missionario. Ho constatato l’entusiasmo dei giovani verso la vocazione al sacerdozio, alla vita religiosa e alla missione. E ne ho visto i frutti: quattro giovani stanno studiando dai saveriani, uno dai missionari d’Africa e un altro nel seminario diocesano, mentre una giovane è entrata in convento.

Altri cinque giovani sono entrati nella comunità Shalom che evangelizza i giovani attraverso la musica, i giornali, la televisione, e tre sono nella comunità Toca di Assis, a servizio dei più poveri nelle periferie delle grandi città.

Nel centro missionario diocesano il vescovo mi aveva dato l’incarico di animare i responsabili delle missioni popolari, di visitare i gruppi missionari e anche di iniziare a sviluppare e coordinare nella diocesi tutte le attività riguardanti l’infanzia missionaria.

Sono riconoscente alla chiesa cremonese

Ringrazio tutti i sacerdoti che ho rivisto, i religiosi e le religiose, i parroci che ho conosciuto in questi cinque mesi passati in Italia. Conserverò un ricordo speciale per l’affetto di mons. Piergiuseppe e don Andrea (parroco e collaboratore della parrocchia di San Bernardo) e per la sincera e generosa accoglienza di questa comunità cristiana dove sono cresciuto e dove ho scoperto la vocazione missionaria che Dio mi ha regalato.

Ringrazio di cuore i saveriani di Cremona sempre disponibili e pronti a “prendersi cura” dei missionari che tornano dalle missioni anche solo per alcuni mesi. La comunità dei saveriani, attraverso le giornate missionarie, i ritiri spirituali dei gruppi, il ministero nelle parrocchie e le altre attività di animazione a livello diocesano, manifesta alla gente cremonese la bellezza dell’essere missionari per il mondo a servizio di Dio e dei fratelli.

La missione è una grazia

I saveriani sono in Brasile da cinquant’anni. Attualmente vi lavoriamo quattro saveriani cremonesi: p. Leone Occhio, da 40 anni; p. Roberto Beduschi, da 30 anni; p. Claudio Marinoni, da 20 anni, ed io, da soli 5 anni. I missionari cremonesi, sparsi nei 5 continenti del mondo, sono un segno evidente di come la Provvidenza di Dio continui a proclamare il vangelo con le mani, il cuore e le parole di una chiesa che ci accoglie come figli, ci fa crescere come fratelli e ci invia come apostoli.

La missione alle genti è una grazia, un’esigenza e un compito; vuol dire per noi essere testimoni del vangelo della risurrezione, annunciatori di speranza e costruttori di pace. Come missionari, continuiamo oggi la missione di Gesù Cristo, unico salvatore di tutti i popoli del mondo.



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