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Missionario buono ed esemplare, p. Bruno Cisco

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Padre Bruno Cisco, missionario padovano di 91 anni, è salito al cielo il 17 ottobre. Negli ultimi anni ha fatto parte della comunità saveriana di Zelarino, apprezzato da tutti per la sua grande disponibilità. È stato un esempio di preghiera: spesso era in cappella a pregare. E quanti rosari, ogni giorno! Paziente, non manteneva rancori e non voleva sentir parlar male degli altri.

Nelle nostre riunioni spesso ripeteva due sue convinzioni: "Bisogna guardare alla Trinità per capire il vangelo e tradurlo nella vita concreta. Bisogna partire da san Guido Conforti per la nostra vita di religiosi". Talvolta, mi sembrava troppo ripetitivo, ma aveva ragione.

Ecco altri ricordi di chi l'ha conosciuto e ha potuto sperimentare le sue doti umane e spirituali.

Don Tarcisio: "fede e fiori" 

Don Tarcisio Milani, parroco di Olmo di Martellago, lo ricorda come "esempio di fede".  "Padre Bruno, ti ho conosciuto negli ultimi anni della tua vita per il prezioso e disponibile servizio che rendevi alla comunità di Olmo di Martellago. Ciò che più mi ha colpito di te e del tuo carattere sono state la semplicità di vita, la ricchezza di umanità, la discrezione, la voce sommessa, gli occhi schietti, il linguaggio pacato e nel contempo ironico, l'amore per il bello, simboleggiato dalla passione per i fiori.

Ho sempre ammirato la grande fede che ti ha accompagnato nella tua lunga esistenza, dedicata senza riserve a Dio, alla missione e a ogni persona. Sei stato un prete di vera comunione e di attenzione per tutti. Sottolineavi ciò che ci univa più di quello che ci poteva dividere, esortavi a una vita cristiana essenziale, libera e sobria.

Ricordo anche la commozione interiore nel raccontarmi le tue vicende di missionario, quasi a voler insegnare che la vera comunione richiama la missione, il desiderio di annunciare l'unica Parola che illumina il cammino e il cuore di ogni persona. Ti ringrazio per il bene che hai seminato nella nostra vita, per l'esempio e la testimonianza di fede e di bontà che ci hai sempre donato".

Giuliana: "missionario amico"

Giuliana svolge il servizio di sacrestana nella chiesa di Olmo di Martellago. Qui ho conosciuto padre Bruno. "Veniva a celebrare la Messa della domenica mattina e in altre occasioni. Era una persona di poche parole, ma non gli mancava la battuta spiritosa e, immancabilmente, voleva raccontarmi l'ultima barzelletta, che poi era sempre la stessa, ma io facevo finta di non averla mai sentita.

A volte i chierichetti gli chiedevano quanti anni avesse. Ma lui cambiava discorso: non so per quale ragione, non voleva far sapere la sua età. Aveva il dono di saper ascoltare e consigliare. Con la sua modestia e saggezza sapeva donarci tanta serenità. Grazie, padre Bruno!".

Lo stile di papa Giovanni

Altre persone lo ricordano con ammirazione. Don Sandro, parroco di Trivignano e direttore di Gente Veneta: "Persona intelligente e discreta, era incisivo nella predicazione. Mi piaceva ascoltarlo. Ha saputo dare una spiegazione profonda e sintetica dei brani di vangelo che gli ho chiesto di commentare per "Gente Veneta". Era sinceramente amato e apprezzato dalla popolazione di Trivignano, che lo coccolava come un nonno".

Don Danilo Barlese, di Venezia: "Sapeva ascoltare e quindi discernere e consigliare opportunamente nelle difficoltà. Ha saputo agire con discrezione senza mai cercare il primo posto".

Gabriella e Paolo, Fulvio, Graziella e tanti altri: "Insegnava con pazienza, attraverso una predicazione semplice ed efficace che si faceva capire. Accogliente, sereno, saggiamente buono alla maniera di papa Giovanni. Sorridente, ispirava fiducia. Per me è un santo"...



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