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Lettera di san Guido ai suoi figli

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Cari amici e amiche, ho pensato di inviarvi una "lettera di san Guido". Una lettera che mi sono "inventata", come se san Guido Conforti scrivesse a tutti voi, per invitarvi a diventare diffusori di un nuovo spirito missionario. Le lettere riprenderanno i cinque aspetti della nuova evangelizzazione, che Benedetto XVI ha rilanciato nella giornata mondiale della gioventù a Madrid e ha descritto nel suo discorso alla curia romana, il 22 dicembre 2011. Ecco la prima lettera. Mi piacerebbe sapere quali reazioni suscita in voi...


Carissimi, siete tutti miei figli. La consapevolezza di questa verità cresce dentro di me dal giorno in cui la chiesa mi ha iscritto nel libro dei santi. "Siete tutti miei figli" lo dico ai missionari che trascorrono la propria esistenza in terre lontane, a imparare lingue nuove e a ricordare che Cristo nostro Signore desidera donare il suo Spirito anche ai figli dei popoli tra cui vivono e lavorano.

Gesti nuovi di missione

"Siete tutti miei figli", desidero dirlo anche ai primitivi delle Mentawai e, insieme a loro, a tutti gli africani, alle comunità cristiane dell'America latina, agli amici della Cina e del Giappone, ai paria del Bangladesh.

E a partire da quest'anno 2012, voglio estendere anche a voi, cari lettori e lettrici di "Missionari Saveriani", questa espressione a me tanto cara. "Siete tutti miei figli", affinché anche voi, con i missionari e i cristiani delle giovani chiese, siate protagonisti di gesti nuovi di missione che vincano la stanchezza della fede e allontanino la paura e l'angoscia dai vostri cuori.

Tempo per noi e da donare...

Carissimi figli miei, faccio miei gli auguri per un buon uso del tempo, scritti da Elli Michler e inviati in una lettera ai saveriani di Tavernerio.

"Vi auguro tempo, per il nostro fare e il nostro pensare; non solo per noi stessi, ma anche per donarlo agli altri. Vi auguro tempo, non per affrettarci a correre, ma per essere contenti. Vi auguro tempo, perché ce ne rimanga: tempo per stupirci e tempo per fidarci e non soltanto per guardarlo sull'orologio. Vi auguro tempo per crescere e per maturare. Vi auguro tempo per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare. Vi auguro tempo per trovare noi stessi, per vivere ogni nostro giorno, ogni nostra ora come un dono. Vi auguro tempo anche per perdonare" (Elli Michler).

È bello esserci per gli altri

Sull'importanza di usare bene il tempo ha parlato recentemente anche Benedetto XVI, affermando che con il proprio tempo l'uomo dona sempre una parte della propria vita. Vi ricordo le parole del Papa.

"A Madrid ho incontrato i volontari: circa 20mila giovani che avevano messo a disposizione settimane della loro vita per preparare la Giornata mondiale della gioventù. Con il proprio tempo l'uomo dona sempre una parte della propria vita. Alla fine questi giovani erano visibilmente colmi di felicità: il loro tempo donato aveva un senso: proprio nel donare il loro tempo e la loro forza lavorativa, avevano trovato il tempo, la vita".

Anch'io sono rimasto molto contento di questi bravi giovani, che hanno offerto un pezzo di vita. Quante volte la vita dei cristiani è caratterizzata dal fatto che guardano soprattutto a se stessi! "Questi giovani, invece, hanno fatto del bene semplicemente perché fare il bene è bello, esserci per gli altri è bello. Occorre soltanto osare il salto. Tutto ciò è preceduto dall'incontro con Gesù: un incontro che accende in noi l'amore per Dio e per gli altri e ci libera dall'egoismo".

Anche san Francesco Saverio pregava così: "Faccio il bene non perché in cambio entrerò in cielo e neppure perché altrimenti mi potresti mandare all'inferno. Lo faccio, perché Tu sei Tu, mio Re e mio Signore".

A questo punto anch'io non posso che invitare voi tutti, che siete miei figli, ad andare e fare lo stesso. Vostro, san Guido Conforti



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