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A partire dalla comunione con Dio, che è Padre, con Gesù Cristo e lo Spirito Santo, davvero nasce una solida vita nuova da condividere con tanti altri fratelli e sorelle. L’invito è proprio questo: rinascere a vita nuova, che ci fa sentire persone appartenenti a un’unica famiglia.

Anche in Bangladesh sperimento ogni giorno la bellezza della vita nuova che si fa incontro, dialogo, ascolto e condivisione. Qui siamo sempre in compagnia di qualcun altro; per strada trovi qualcuno che ti segue, ti accompagna, si informa e ti aiuta. La missione diventa compagnia, coinvolgimento, gioia, entusiasmo. E anche noi viviamo la gratuità dell’annuncio, che passa attraverso diversi gesti di accoglienza, umanità e tenerezza dell’amore di Dio. La fede che abbiamo ricevuto va donata nella semplicità! È nella testimonianza di vita che noi annunciamo Gesù, nel metterci a servizio degli altri...

“Come sono belli i piedi di coloro che annunciano il vangelo”. Questa frase mi torna in mente ogni volta che vado a Pajgao e devo camminare quasi tre chilometri nel fango, in questa stagione delle piogge. Ho avuto la tentazione di indietreggiare, ma il desiderio di portare Cristo a quella piccola comunità mi dava la forza di lasciare i sandali e affondare i piedi nel fango. “La Chiesa è in missione nel mondo; la fede in Gesù Cristo ci dona la giusta dimensione di tutte le cose, facendoci vedere il mondo con gli occhi e il cuore di Dio”. È tutta un’altra dimensione. Scopriamo che l’altro ha un volto, una storia, una gioia e una sofferenza da raccontare.

Molte volte ci fossilizziamo sulle difficoltà e sui problemi. Se invece guardiamo le cose con gli occhi e il cuore di Dio ci accorgiamo che, con un pizzico di volontà, si trova sempre una soluzione. Entrando in questa dimensione realizziamo che la missione è di Dio e ci dona la capacità di vedere le cose da una prospettiva diversa. Il Papa ci invita a riscoprire il battesimo come quel sacramento che ci spinge a uscire da noi stessi, a metterci in movimento. Se egli puntualizza quest’aspetto significa che dobbiamo ritornare alla radice della nostra fede cristiana e del nostro compito di battezzati. Il Battesimo è una chiamata che abbiamo ricevuto da Dio e che ci spinge ad andare, a rispondere generosamente e con coraggio, mettendo in gioco la propria vita e lasciando da parte sicurezze e paure.

Uscire significa abbandonare la propria mentalità e modo di ragionare. Devi quasi resettare tutto e riprogrammarti di nuovo. L’incontro con l’altro, con una nuova cultura, mette a nudo le tue convinzioni… Ti manda completamente in tilt! Non gettiamo la spugna, non abbandoniamo il campo, ma entriamo nel gioco con il nostro entusiasmo. Sentiamoci costantemente in partenza, in movimento, per essere sempre di più testimoni della chiesa universale che vuole abbracciare il mondo.



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