La gioiosa Festa all’aperto 2017
La pioggia se ne va e il sole torna già. Ci abbiamo sperato, cantandolo in fondo al cuore. E per la Festa missionaria di domenica 21 maggio, organizzata dai saveriani di Zelarino con l’aiuto di tanti volontari e amici, il sole è stato puntuale.
Una missione di periferia
Quest’anno il nostro orizzonte era sul Ciad e in particolare sui giovani che vogliono credere nel futuro. I saveriani apriranno una missione nella capitale, Ndjamena, per dare loro prospettive migliori. Unito a questo, continuerà l’impegno di evangelizzazione, di giustizia sociale e di dialogo tra le varie religioni.
Abbiamo invitato p. Antonio Lopez, messicano, della Direzione generale, che ha lavorato 15 anni in Ciad. Nella sua omelia, durante la Messa, ci ha ricordato che lo Spirito Santo è il motore dell’annuncio del vangelo. Poi ha presentato il Ciad e il motivo di questo progetto. In questa nazione del Centro Africa, c’è una minoranza cristiana (20%), un 40% di musulmani e il resto appartiene alle religioni tradizionali.
Già qualche frutto si vede. Un giovane missionario ciadiano ora lavora in Sierra Leone. I saveriani hanno deciso di attuare nella capitale in un quartiere di periferia, molto povero.
Accanto a chi ha bisogno
In più, i missionari lavorano con la tribù mussey. Hanno tradotto in lingua locale i libri del Nuovo Testamento, che la gente impara e trasmette a memoria. Normalmente, le persone lavorano nei campi. Il guadagno giornaliero si aggira sui 50 centesimi. La gente è sempre in viaggio. Se piove, la situazione va bene, ma quando comincia la siccità, i problemi aumentano. I giovani sperano di poter andare all’università e si riversano nella capitale. La media di aspettativa di vita è sui 46 anni.
A Ndjamena, attraverso le piccole comunità di base, i saveriani desiderano fare qualcosa per chi ne ha bisogno e soprattutto costruire il futuro che è nelle mani di tanti giovani.
Con il cuore aperto al mondo
Poi, la festa è continuata, condividendo il cibo, preparato e servito con amore da tanti volontari e volontarie. Non potevano mancare le carrozze, trainate dai cavalli, che hanno fatto la gioia di grandi e piccini. È stata una giornata vissuta insieme, nella gioia e con il cuore aperto al mondo. Grazie a tutti e arrivederci a presto!