La festa dei familiari 2018 ad Alzano
Ogni anno, nella casa dei saveriani di Alzano Lombardo, si rinnova la festa dei parenti e degli amici dei Saveriani bergamaschi. È una bella occasione di famiglia per noi missionari. Sono sempre numerosi coloro che hanno a cuore questo appuntamento e vi partecipano volentieri. Si incontrano ogni volta, con sorpresa e piacere, alcuni saveriani che arrivano direttamente dalla missione, per un periodo di riposo e di messa a punto, per essere pronti ad altri anni di lavoro.
Per esempio, il 27 maggio, a questa bella giornata erano presenti: p. Piergiorgio Moioli (Giappone), p. Diego Pelizzari (Brasile-Indios dell'Amazzonia), io dal Camerun e, naturalmente, anche i saveriani residenti ad Alzano e quelli bergamaschi provenienti dalle comunità vicine. Abbiamo fatto conoscenza del nuovo rettore, p. Giuseppe Pettenuzzo, arrivato da pochi mesi. P. Luigi Signori ha presieduto con stile fraterno e familiare la Celebrazione Eucaristica. Durante l'omelia, ci ha parlato della “danza d'Amore della Trinità”. Attualmente, p. Luigi si trova a Parma con l'incarico di vicerettore della Casa Madre. Alla celebrazione è seguito il pranzo, nel grande salone degli incontri, reso ancora più buono dall'amicizia e dalla grande e fraterna cordialità.
Quest'anno, avendo un po' anticipato il rientro dall'Africa, ho potuto partecipare anch’io a questo appuntamento particolare. Mi ha fatto molto bene, soprattutto, vedere che la nostra chiamata e vocazione è condivisa e sostenuta dall’insieme delle nostre famiglie. Sono il buon terreno dove la vocazione è cresciuta, insieme alla Grazia di Dio. Le nostre famiglie sono con noi in missione, ci accompagnano con il loro affetto e anche con una concreta condivisione, al di là di ogni crisi finanziaria. Mi piace questo loro cuore aperto e pieno di speranza, saldo nella convinzione che il nostro lavoro missionario contribuisca al grande disegno di Dio. Si realizzerà sicuramente, nonostante gli egoismi e le chiusure che constatiamo attorno a noi.
Il bene non è mai facile da realizzare, neanche in missione. Aggrappati a Lui, si possono ancora fare grandi cose. Pensando ai tanti familiari e saveriani che sono passati per questa festa e che adesso sono in cielo. Proviamo una grande emozione: sentirci costantemente aiutati e guidati dai nostri cari.