Mozambico: il dopo-ciclone. Distruzione, disagi, ma per fortuna le vittime sono state limitate. È questo il bilancio finale del ciclone Kenneth che ha sconvolto il nord del Mozambico. "Le piogge e il vento a 280 km/h hanno trasformato il paesaggio in una discarica". Le suore hanno accolto nei loro locali alcune famiglie che hanno subito maggiormente gli effetti della tempesta. Alcune di esse hanno perso la casa. Intanto, però, le parrocchie stanno tornando al normale funzionamento. E gli aiuti sono arrivati; ora bisogna coordinarli.

• Sud Sudan: non ancora pace. Nonostante il gesto di papa Francesco che ha supplicato i politici sud sudanesi, inchinandosi e baciando loro i piedi, si allungano i tempi per la creazione di un governo di unità nazionale, che porti il paese alle elezioni dopo più di cinque anni di conflitto civile. L’ostacolo principale rimane la lotta per il potere, ancora in corso tra i due rivali. Il presidente Salva Kiir e il leader dell’opposizione Riek Machar hanno evidenziato la mancanza di volontà politica, finanziamenti e limiti di tempo come i principali ostacoli. Ma le due parti devono prendere decisioni difficili per proseguire nell’attuazione della road map ed evitare il riacutizzarsi del conflitto.

• Sudan: transizione critica. Si sviluppa in un clima di crescente nervosismo la trattativa tra militari e opposizioni per la formazione di un governo provvisorio che porti il paese fuori dallo stallo politico ed economico, seguito alla deposizione del presidente. Una situazione critica e facilmente manipolabile da chi osteggia il passaggio a un governo civile.L’economia del paese, già in condizioni critiche durante gli ultimi mesi del passato regime, ha risentito dello stallo nella transizione del potere.

• Sudafrica: l’Anc resta a galla. Dopo le elezioni, mantiene il potere l'African national congress (al potere dal 1994), perdendo però consensi, molti dei quali andati all’estrema sinistra degli Eff. Un risultato soddisfacente per il presidente Ramaphosa, che promette lotta alla corruzione e il via a un piano di riforme per risollevare il paese. Tra i fattori che maggiormente hanno penalizzato l’Anc c’è la frustrazione sperimentata da molti a causa del mancato progresso nell’affrontare la disparità di reddito e ricchezza, che ha una connotazione razziale: la maggioranza dei neri vive in povertà mentre la maggior parte dei bianchi gode di un discreto tenore di vita.

• Burkina Faso: contro l’estremismo. La chiesa e tutta la popolazione del Burkina Faso si trovano in un contesto di estrema sofferenza. Crescono il terrorismo e l'estremismo religioso, vengono uccisi presbiteri, rapiti cristiani, non sono risparmiate neanche le chiese che vengono distrutte. In questo contesto di sofferenza, i vescovi dell'Africa occidentale hanno mostrato al mondo che i cristiani del Burkina non saranno mai soli in questa lotta contro l'estremismo religioso.

• Siria: la sofferenza continua. Nel campo di Al Hol, in Siria nord-orientale, i bambini stanno morendo a causa di malattie prevenibili e le donne partoriscono in condizioni non sicure. È la denuncia di Medici Senza Frontiere (MSF) sulle condizioni di circa 73.000 persone, dopo le ultime battaglie tra il gruppo dello Stato Islamico e le Forze democratiche siriane.

• Amazzonia: terra contesa. "I popoli originari dell'Amazzonia non sono mai stati così minacciati nei loro territori come lo sono ora; l'Amazzonia è una terra disputata su più fronti". Così, si è espresso il presidente del Consiglio indigeno missionario (Cimi), mons. Roque Paloschi, arcivescovo metropolita di Porto Velho. Sulla base di questo rapporto, il presidente del Cimi ha sottolineato l'importanza del Sinodo dell'Amazzonia per la costruzione di "nuovi cammini" per la chiesa. “Il Dio della vita e la Madonna Aparecida ci aiutino a vedere l'afflizione, a sentire il grido, ad avvicinarci sempre più ai popoli nativi del nostro paese, a conoscerli meglio, a imparare da loro e ad aiutarli a difendere la loro vita, perché riescano a vivere nei loro territori, pieni di vita e di futuro”.

L’iniziativa

Nasce l'agenzia ACI-Africa

È stato presentato ufficialmente ACI-Africa, servizio di informazione curato da EWTN Global Catholic Network. Si tratta di un'agenzia di stampa cattolica con sede a Nairobi, in Kenya, che pubblicherà contenuti in inglese, francese e portoghese. L'agenzia inizierà ufficialmente il lavoro il 15 agosto prossimo. L’intento è che il nuovo servizio contribuisca a continuare a costruire la chiesa africana, affinché la sua voce sia ascoltata più chiaramente in tutto il mondo con contenuti condivisi, attraverso le altre piattaforme di notizie. La redazione dell’agenzia sarà guidata da don Bosco Onyalla, presbitero della diocesi di Rumbek nel Sud Sudan. Mons. Dal Toso, presidente delle Pontificie Opere Missionarie, ha detto: “Lo sguardo missionario della chiesa, a cui anche voi oggi contribuite, cerca quel bene della persona che trova compimento nella conoscenza di Cristo. Vedere crescere la chiesa è un segno di grande speranza, che ci aiuta a combattere quel disagio che a volte ci può prendere se osserviamo la situazione delle nostre società occidentali…”.

La voce dei missionari

Addii, prime volte e nomine…

Missionario e giornalista: così si definiva Paolo Costantini, già direttore dell’agenzia stampa dei Padri Bianchi (i Missionari d'Africa) a Bruxelles, e poi della rivista “Africa”. P. Paolo, 78 anni, è morto improvvisamente nella notte tra l'11 e il 12 aprile a Treviglio (BG). "Ho vissuto la mia vocazione missionaria prima in Africa e poi nei media. Esperienze che mi hanno arricchito", aveva detto in un incontro di redazione. Stava guidando la delicata transizione che porterà la rivista “Africa” a un nuovo assetto che non vede più nei Padri Bianchi il nucleo portante della proprietà. "È giusto che la storia della rivista continui, grazie a dei laici che ci credono". Un’eredità lasciata ai suoi confratelli e ai lettori.

- L’Assemblea generale della Società per le Missioni Africane (SMA) ha eletto Superiore generale p. Antonio Porcellato di Poggiana di Riese Pio X (TV), missionario per un lungo periodo in Africa. È la prima volta di un italiano alla guida della congregazione.
Il Pime, invece, ha confermato p. Ferruccio Brambillasca Superiore generale dell’Istituto. Nato a Monza nel 1964, ha lavorato in Giappone.

- La Presidenza della Cei ha nominato Vincenzo Corrado, finora direttore dell’Agenzia Sir, vice-direttore dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana. Contestualmente, Amerigo Vecchiarelli, finora caporedattore centrale di Tv2000, è il nuovo direttore dell’Agenzia. Il disegno complessivo punta a sviluppare una sempre maggiore convergenza e interattività tra le diverse testate che fanno capo alla chiesa italiana.

Una storia speciale

In campo contro il ciclone

Il calcio femminile scende in campo con Medici Senza Frontiere (MSF) per assistere la popolazione colpita dal ciclone Idai in Mozambico. La squadra “Cocoricoo” di Beira, la città più colpita, ha ceduto il proprio campo e contribuito in prima persona alla costruzione di un nuovo Centro di trattamento per il colera, per contenere l’epidemia scoppiata in città. E in diversi paesi del mondo altre squadre stanno supportando l’iniziativa con l’hashtag #ForzaCocoricoo. Molte delle giocatrici hanno subito danni alle proprie case. Eppure hanno unito le forze e hanno dato una grossa mano per costruire il nuovo centro, anche se per un po’ non avranno il loro campo per partite e allenamenti. Il 14 marzo il ciclone Idai ha devastato un’ampia area in Mozambico, Zimbabwe e Malawi, distruggendo case, ospedali e infrastrutture e lasciando centinaia di migliaia di persone sfollate, con scarso accesso a beni essenziali e cure mediche. Il 27 marzo il governo ha dichiarato un’epidemia di colera a Beira, che ha registrato oltre 3.500 casi confermati. MSF ha costruito diversi centri e unità di trattamento che stanno contribuendo a fermare l’epidemia.