In compagnia di san Paolo: A Ravello, per scontrarsi con Dio
Noi del gruppo "giovani in cammino" eravamo tutti pronti per partire e immergerci in questi due giorni a Ravello, incantevole cittadina della costiera amalfitana, luogo ideale per staccare un po' la spina dal tran tran della vita di tutti i giorni.
Ci aspettavano, per guidarci, i nostri cari missionari saveriani di Salerno p. Alex Brai e p. Stefano Della Pietra, in compagnia di sr. Francesca Mura e sr. Gemma D'Achille.
Il loro compito: farci conoscere meglio la figura di san Paolo e riflettere su quanto gli era accaduto nell'incontro turbolento con Dio.
Faccia a faccia con Dio
Paolo, l'apostolo delle genti, rimane senza dubbio uno dei più grandi "chiamati". La sua conversione sulla via di Damasco è uno straordinario incontro personale con il Signore Gesù, da cui scaturisce tutta una vita donata a Dio e agli uomini.
La vita di Paolo cambia direzione a partire dall'incontro con Gesù Cristo. Un incontro, o meglio uno scontro, sconvolgente: cade da cavallo, di colpo una luce lo acceca, una voce lo chiama. Da questo scontro sulla via di Damasco prende senso tutta la sua vita, di discepolo e di apostolo.
Anche noi come Paolo, nel nostro piccolo, in questi giorni abbiamo avuto un incontro con il Signore. Non è stato un "faccia a faccia" consapevole; stiamo ancora cercando di capire quando questo avverrà. Ma abbiamo tutti risposto a una domanda fondamentale su cui riflettere: "Quando è avvenuto il vostro incontro-scontro con Dio?".
Come un incontro di boxe
Per molti, la riflessione non è stata semplice. Difficilmente noi ci fermiamo a pensare su quando realmente c'è stato questo incontro. Se pure c'è stato, è sicuramente avvenuto sotto forma di scontro.
Dio spesso usa modi turbolenti per farci capire il suo progetto e quello che vuole da noi e per noi. Egli usa tutti i mezzi, ma spesso noi rimaniamo ciechi di fronte alla sua volontà e continuiamo a fare la corsa del gambero sul nostro cammino.
Si può paragonare tutto questo a un ring per un incontro di pugilato. In un angolo ci siamo noi giovani, convinti delle nostre forze e a volte sicuri di vincere ogni combattimento; nell'altro, il Signore con i suoi bei guantoni pronto a farci capire, anche con la forza, quanto ci ama.
Esperienza che arricchisce
L'esito del match è scontato: una vittoria schiacciante di Dio. Noi scendiamo dal ring pieni di lividi ma felici; felici perché Lui ci è vicino e ci fa capire che tutti i giorni avviene uno scontro con Lui e tutte quello che ci succede nel quotidiano è voluto per il nostro bene.
Ben venga Ravello e tutti i ritiri che possono darci una mano a fermarci e riflettere. Stare per qualche giorno in comunità con altri giovani, capire come affrontare la vita di tutti i giorni, condividere tutto con loro: pensieri, cibo e sonno.
Tutto questo può solo arricchirci. Anche questo è un incontro col Signore...