Il viaggio di p. Manganello in Sierra Leone
L’aeroporto di Bologna si stava illuminando gradualmente con le prime luci dell’alba, quando tre missionari Saveriani si preparavano ad imbarcarsi su un aereo per raggiungere la Sierra Leone, destinazione Makeni. Il primo è il Vescovo emerito mons. Giorgio Biguzzi, accompagnato da suo nipote. Poi, c’erano p. Antonio Guiotto e p. Franco Manganello.
P. Franco è stato invitato per un evento particolare. Uno dei ragazzi dell’oratorio, Bob John, che lui aveva battezzato quando aveva tredici anni, era stato ordinato presbitero (per mano dello stesso mons. Biguzzi) e ora sarebbe diventato il nuovo vescovo di Makeni. Ecco il motivo dell’invito inviato ai tre saveriani che hanno lavorato per anni in quella amatissima terra. La celebrazione di consacrazione del nuovo vescovo si è svolta a Makeni, città distante circa 190 chilometri da Freetown, capitale del Paese. Durante l’ordinazione, che si è tenuta nella chiesa locale, moltissimi fedeli hanno intonato numerosi canti religiosi in onore di questo evento storico.
Padre Manganello ha dedicato quarant'anni della sua vita alla missione in Sierra Leone, inizialmente a Makeni e successivamente a Freetown nei vari villaggi, molti dei quali situati nella foresta. Insieme a p. Antonio Senno, ha costruito circa trenta tra scuole e parrocchie. Durante il suo servizio missionario, inoltre, si è trovato a lavorare in villaggi che utilizzavano lingue diverse. Con grande impegno e dedizione, p. Manganello per anni ha imparato e studiato uno di questi idiomi, la lingua Limba, nella quale ha tradotto “Il Catechismo” insieme alla Liturgia della Preghiera Eucaristica n. 2 e ad altri numerosi canti.
E proprio i canti eseguiti dai fedeli hanno fatto rivivere in p. Manganello i ricordi degli anni trascorsi in quella missione. Ha potuto riconoscere, inoltre, molti di quei ragazzi di allora, diventati ormai giovani adulti. “Per le strade c’era un via vai di gente piena di vitalità - ci ha raccontato - bambini che si divertivano con giocattoli semplici e rudimentali, donne che recavano grossi pesi in testa con la merce da rivendere al mercato, motorini che scorrazzavano per le strade con a bordo marito, moglie e tre figli, tutti in braccio alla donna…”.
Queste scene cariche di energia hanno risvegliato in p. Manganello ricordi indelebili, che hanno lasciato nel suo animo una profonda impressione. Durante il nostro colloquio, ho notato nei suoi occhi una grande nostalgia, unita al desiderio di voler tornare ancora, fisicamente e spiritualmente, in quei luoghi così vivaci e vitali.
La missione di p. Manganello in Sierra Leone è stata caratterizzata dal suo grande impegno per superare le barriere linguistiche e, nello stesso tempo, per portare il messaggio del Vangelo alle persone in modo che potessero comprendere ed apprezzare l’autenticità del messaggio cristiano. Il suo lavoro di traduzione e il suo servizio pastorale nelle scuole hanno contribuito a diffondere la fede e a costruire comunità vibranti in quelle regioni.