P. Arnoldi - Con il cuore aperto
Il super computer di Dio
Da Bujumbura, p. Luigi Arnoldi, superiore dei saveriani in Burundi, così scrive al rettore della comunità saveriana di Zelarino:
Caro padre Carlo, grazie dei vostri bei ricordi per il Burundi. Sono segni concreti di sostegno soprattutto in questi momenti di sofferenza, ma anche di speranza. Ringrazio tutti i generosi donatori, in particolare coloro che si sono impegnati per le adozioni a distanza dei nostri bambini più bisognosi di aiuto e di affetto. Un saluto a tutti.
Care amiche, cari amici, da un paio d’anni ho il privilegio di mantenere la corrispondenza con voi e ringraziare per le offerte che, attraverso i conto-correnti, ci arrivano per le nostre attività missionarie nel mondo intero.
La gioia di rispondere alle vostre lettere
Ho fatto del mio meglio per rispondere a tutti. Qualche volta ci possono essere stati ritardi, sia per intasamenti postali (è successo a novembre, dicembre e gennaio), sia per il fatto che da un anno è stato cambiato il nostro numero civico: non è più 4/D, ma 16.
Posso assicurare che tutte le offerte hanno raggiunto i destinatari, secondo le vostre intenzioni, per le adozioni a distanza e per particolari piccoli progetti nelle missioni. Non sempre i missionari, impegnati nel lavoro di evangelizzazione, rispondono direttamente ai benefattori. Si fidano che l’incaricato lo faccia a nome loro, come indica la lettera di padre Arnoldi, riportata sopra.
Una confidenza personale
Desidero farvi una confidenza: mentre registro le offerte e rispondo alle vostre lettere, penso ai sacrifici, alle speranze, alle intenzioni e alle preoccupazioni nascoste in quel contributo, piccolo o grande che sia. Ebbene, durante la celebrazione della Messa, inserisco tutti voi in quel grande computer sempre aperto e con memoria infinita, che è il Cuore di Gesù.
Allora le mie lettere di ringraziamento, anche se possono sembrare generiche, diventano personali; e la vostra generosa collaborazione, attraverso l’offerta, diventa anche condivisione nella preghiera da parte di noi missionari e di tutti gli abbonati amici. È la solidarietà eucaristica, che ci unisce tutti e sempre. Con profonda riconoscenza, auguro a tutti la benedizione del Signore e della Madonna.