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Chiamati alla missione: Uno per tutti, ma gratis

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"Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male; la terra era corrotta e piena di violenza". Pare una descrizione del mondo d’oggi! In verità, è un'affermazione della Genesi (6,5.10). Ma cosa successe allora?
Successe che “Noè trovò grazia agli occhi del Signore” e il Signore lo scelse per salvare l’umanità dalla distruzione totale: “Ecco, io manderò il diluvio sulla terra per distruggere ogni carne in cui è alito di vita; quanto è sulla terra perirà. Ma con te io stabilisco la mia alleanza” (Genesi 6,17-18).

Fosse capitato a te! Immagina che un bel giorno, mentre apri la finestra su una bella giornata di sole, ti venga detto dall’Alto, da una voce interiore o da un angelo che ti compare: "Nei prossimi giorni tutto quello che vedi sarà sommerso dalle acque. E allora mettiti a costruire un cofano (questo vuol dire arca) lungo 150 metri, largo 25 e alto 15. Un ingegnere navale inorridirebbe solo all’idea di questo parallelepipedo galleggiante. Ma tu, senza dire né ahi né bahi, ti metti a costruire l’immenso cassone! Si possono immaginare le risate dei tuoi vicini e le perplessità dei parenti più prossimi: "Che non sia il caso di ricoverarlo?"… E tu, avanti per la tua strada, perché cammini seguendo la voce di Dio.

La seconda alleanza. La prima alleanza tra Dio e la creazione è avvenuta con lo stesso atto creativo. Il Creatore, chiamando ogni essere all’esistenza, lo mette in comunione con sé e con tutto l’universo.

Vi abbiamo riflettuto in gennaio, ricordate?

La seconda alleanza, che gli esperti chiamano “noachica” (che vuol dire semplicemente “fatta con Noè”, ma agli esperti le parole un po’ strane piacciono tanto!), ha un modello diverso, e si ripete, sotto certi aspetti, anche nelle alleanze successive: con Abramo, con Mosè, con Gesù. Dio sceglie una persona, una sola, e gli dà un incarico a favore di tutti. Noè deve salvare l’intero genere umano; deve salvare la sua famiglia - anzitutto: sua moglie, i figli e le mogli dei suoi figli - come inizio di un’umanità rinnovata.

Tutto gratis. Se poi ci chiediamo perché Dio scelse Noè e non un altro uomo, la prima risposta sta in quel “trovò grazia presso Dio”: cioè, fu proprio gratis. Lo scelse perché Gli piacque scegliere lui e non un altro. Ogni chiamata di Dio è gratis, assolutamente gratuita.
È vero che nel versetto successivo, la bibbia dice che “Noè era un uomo giusto e integro fra i suoi contemporanei e camminava con Dio”, ma questo apparve a posteriori, cioè fu verificato da quello che avvenne in seguito. E in che cosa fu verificato? Nella sua fede e nella sua obbedienza.

La fede obbedisce. Ogni vocazione è il compito affidato da Dio a una persona a favore di tutta l’umanità e deve sempre avere questa risposta: una fede obbediente.
Le perplessità umane, i dubbi, le obiezioni razionali non scuotono chi ascolta la voce del Signore; gli ostacoli non lo fermano, né gli affetti né i legami con la realtà. È un sognatore? un illuso? un mezzo matto? E sia! Ma non c’è niente che lo smuova dal suo “camminare con Dio”.

Questo ci dice la storia di Noè. E quando guardiamo l’arcobaleno, che si innalza sulle nubi del cielo, ricordiamone il messaggio: l’alleanza eterna “tra Dio e ogni essere che vive sulla terra” (Genesi 9,16) comincia sempre da un uomo o da una donna che si fa obbediente in un atto supremo di abbandono alla parola di Dio.



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