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Chiamati alla missione: come l'aria che si respira

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Una parte considerevole della Messa è occupata dalla “ liturgia della Parola ”. Tante volte ci lamentiamo che è troppo lunga. Dopo le due letture e il vangelo, il prete non la finisce più con il suo commento , cioè con l'omelia (non si dice più predica , perché suona male!). I bambini si distraggono, i ragazzi chiacchierano, gli adulti sbuffano, qualche anziano chiude gli occhi e china la testa! Insomma, la liturgia della Parola è sopportata come un sacrificio .

A parte la capacità del prete di tenere viva l'attenzione, molto dipende dal fatto che noi arriviamo impreparati, distratti, senza aspettarci niente dalla Parola. Così diventa un rito senza emozioni e senza mordente. La lettera agli ebrei afferma che la parola di Dio è più tagliente di una spada e che arriva a dividere le giunture e le midolla (cfr. Eb 4,12).

Ma chi è che si prepara a ricevere un colpo di spada… con indifferenza?! Noi non abbiamo fede nella Parola.

La casa è il luogo della Parola.

L'ascolto della Parola è il primo atto della vita cristiana, il primo momento della missione. E deve cominciare in famiglia. La casa non è il luogo più appropriato per l'Eucaristia, perché l'Eucaristia richiede che un'intera comunità si raccolga. Ma con altrettanta convinzione dobbiamo dire che luogo più appropriato per la Parola è la casa. La famiglia, infatti, è il luogo dove le persone che si vogliono bene parlano tra loro. In famiglia, il bambino impara a parlare e sviluppa una delle caratteristiche fondamentali della persona: saper ascoltare.

Viviamo nella civiltà dell' homo faber e il fare, il trasformare, il produrre sembrano le uniche cose importanti. Occorre riguadagnare tempo e interesse per l'ascolto, la contemplazione, il capire e gustare le persone e le cose.

Donarsi la parola di Dio. La prima conseguenza di questo discorso è che dobbiamo imparare a leggere insieme la Bibbia in casa ogni giorno. Non è una pia pratica , ma una necessità delle vita cristiana, come il mangiare o come l'aria che respiriamo. Se ogni giorno non si sta un po' in compagnia della Parola, si è pervasi dalla mentalità del mondo che ci sta attorno e che è tutt'altro che evangelica. Solo la Parola può fare da antidoto ai tanti veleni spirituali che respiriamo.

Come si legge la Bibbia in casa?

I metodi possono essere vari. Per esempio, lungo la settimana, un po' per giorno, possiamo leggere le letture della domenica. Oppure - ed è un metodo da altri più consigliato - si prende un libro della Bibbia e lo si legge un po' al giorno, senza saltare niente. In questo modo, in vari anni, possiamo leggere i vangeli e gli altri libri del nuovo e dell'antico Testamento.

È importante che si legga tutti insieme, anche con i bambini - per loro, più che il capire, vale l'esempio! - e con spirito di preghiera, cercando di capire che cosa ci dice il Signore per la nostra vita quotidiana e per la vita del mondo. Non sarà un'abitudine facile da prendere, perché gli ostacoli sono tanti e il nostro avversario ce li farà apparire insormontabili. Ma basta non scoraggiarsi e cominciare di nuovo.

È già inizio di missione. Leggere la Bibbia in casa è già iniziare la missione, perché così si comunica la fede nella coppia e dai genitori ai figli. In più ci educhiamo all'importanza della Parola, che dà luce, conforto, gioia, senso della vita… È un bene grande che ci è stato donato e che sentiamo il bisogno di donare a tutti , perché in tutti “la gioia sia piena” (cfr. 1 Gv 1,4).



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